Scienza&Tecnologia

Addio all’era Shuttle, Atlantis pronto per l'ultima missione


Mancano pochi giorni alla fine dell’era shuttle. Un’era importante che lascia non pochi dubbi sul ruolo che la NASA potrà continuare a svolgere in campo spaziale, venendo meno una delle carattestiche primrie del suo predominio. Ed è forse per questo che la NASA ha ribadito la sua intenzione a tenere ben salda la leadership in campo spaziale e a mantenerla inalterata per i prossimi 50 anni. Ad affermarlo è  lo stesso amministratore dell’Agenzia spaziale americana, Charles Bolden, intervenendo sul sito della Nasa. ”Come ex astronauta e attuale amministratore della Nasa, sono qui a dire che la leadership americana nello spazio continuerà’ almeno per il prossimo mezzo secolo”, afferma Bolden. Quello dell’8 luglio sarà un volo di addio allo shuttle, ma non all’impegno degli Stati Uniti nello spazio. ”La fine del programma dello Space Shuttle – si legge nel sito della NASA – non significa la fine della Nasa, o la fine delle spedizioni della Nasa con uomini a bordo. La Nasa ha un robusto programma di esplorazione, sviluppo tecnologico e ricerca scientifica che proseguirà nei prossimi anni”. Ad esempio, l’Agenzia spaziale americana sta progettando sistemi capaci di portare esseri umani ad esplorare il Sistema Solare con primo obiettivo la missione umana su Marte. La Nasa progetta inoltre di costruire un veicolo chiamato Multi-Purpose Crew Vehicle, basato sul progetto della capsula Orion e in grado di portare a bordo quattro astronauti per una missione di 21 giorni.
 Nel frattempo l’ultimo degli shuttle, l’Atlantis, sta affrontando le fasi conclusive della preparazione nel Kennedy Space Center a Cape Canaveral, in vista del lancio previsto per le 11,26 ore locali (le 17,26 italiane) di venerdì 8 luglio Atlantis trasporterà in orbita il Robotic Refuelling Mission, ideato per testare il rifornimento di carburante per i satelliti spaziali, e il modulo italiano multifunzione Raffaello, carico di almeno quattro tonnellate di rifornimenti per gli astronauti a bordo della Iss, oltre a un impressionante numero di macchinari e strumenti per le future missioni. Spetterà alla specialista di missione Sandra Magnus coordinare le procedure di scarico e carico del modulo. Infatti, successivamente, verranno caricati a bordo della navicella tutta una serie di strumenti progettati per lo shuttle, e lasciati di riserva sulla Iss, che ovviamente, dopo questa missione, non serviranno più.
Un lungo lavoro attende i quattro astronauti per una missione di 12 giorni, la STS-135, che non era nemmeno stata messa in programma. Solo in seguito si è resa necessaria per il trasporto del modulo Raffaello e per lo smantellamento di alcune parti della Iss non più utilizzabili dagli shuttle. Particolarità di questo ultimo viaggio è il logo commemorativo dipinto sulla fiancata della navicella. Un disegno che riassume trent'anni di storia dello shuttle ideato da un ingegnere del Johnson Space Center, Blake Dumesnil. È la seconda volta che uno shuttle parte con un logo dipinto sulla sua struttura. La prima volta è stata con Endeavour, la precedente missione, il quale possedeva un logo dipinto su uno dei serbatoi danneggiati dall'uragano Katrina nel 2005. Atlantis giungerà sulla stazione il 10 luglio e il giorno dopo Raffaello prenderà posto nel nodo Harmony della Iss. Il 12 luglio, invece, è in programma l'unica spacewalk della missione, resasi necessaria all'ultimo momento per riparare una pompa danneggiata per il rifornimento dello shuttle. Il distacco dalla stazione avverrà il 18 luglio per far rientro due giorni dopo, il 20 al KSC. E solo allora si decreterà la fine inderogabile dell'era shuttle.
 L’equipaggio è giunto a Cape Canaveral ed è composto dal comandante Chris Ferguson, dal pilota Doug Hurley e dagli specialisti di missione Sandra Magus e Rex Walheim, tutti americani e tutti veterani: per la NASA sono già celebri come ”gli ultimi quattro”. Saranno infatti gli ultimi astronauti a volare sulla celebre navetta Usa, che si prepara a chiudere i suoi 30 anni di carriera. "Si tratta di tirar nello spazio oltre 2 mila tonnellate. Ve lo facciamo sembrare semplice, ma non lo è affatto!" Scherza così Doug Hurley, il pilota che porterà lo shuttle a destinazione sulla Iss.  Le fonti: NextMe , Media Inaf , Nasa