Scintille

La statua


Apollo e Dafne - Gianlorenzo BerniniVoi penserete forse che siamo solo una statua. Non abbiamo il dono della parola, non ci possiamo muovere, siamo fatti di marmo. Io lo riconosco però, dietro di me, la sua mano a cingermi il fianco, percepisco il suo desiderio, la tensione dei muscoli nel vano tentativo di raggiungermi. Vicini ed irraggiungibili. Avverto la luce del sole che attraversa la trasparenza delle foglie sui rami in cui si stanno tramutando le mie dita e so che il mio seno ha una morbidezza sensuale che contrasta con lo stupore impaurito del mio volto in cui si cela, tuttavia, un velo di sollievo. Sento i capelli che ruotano nel vento con una sofficità lieve ed il mio corpo che cerca di girarsi, nonostante rimanga avviluppato al terreno, i piedi in parte trasformati in radici e la corteccia ad avvolgermi fondendosi con la mia carne. Lui ci ha liberati in ogni senso, non ci ha solo tolto da quel blocco di marmo in cui eravamo imprigionati ma ci ha fatto un dono ancora più grande ed ora ci basta specchiarci negli occhi di chi ci guarda per sapere che siamo pura emozione.