Se ieri mi avessero chiesto di definire il lusso avrei risposto: “il tempo della lentezza”. Credo che, nonostante tutto, la mia natura slow cerchi perennemente di ribellarsi, anche se con gran difficoltà, alla frenesia nella quale, suo malgrado, è stata catapultata. Frammenti di vita e scampoli di tempo, questa è la lezione che ho imparato da mia nonna sarta: non servono grandi pezzi di stoffa per fare un buon vestito, sono sufficienti piccoli rimasugli, un po’ di pazienza e molta fantasia. Ho ricordato, a seguito di un dolore recente, che il tempo, quello veramente vissuto, è un dono prezioso e non va mai sprecato. E così, munita di forbici, ritaglio le ore importanti per me, piccoli lussi, momenti nei quali ritrovo me stessa. Svegliarsi la domenica mattina e leggere il giornale centellinando il caffè, prendere la scatola dei pastelli non solo per guardarla ma per creare una piccola magia nell’anima trasponendola su di un foglio di carta, perdersi in chiacchiere con la signora del negozietto del paese che, tra le mani rugose ed i sorrisi sdentati, ha sempre tanta saggezza da regalare, leggere un buon libro sapendo che puoi fermarti e ripartire, se qualche cosa ti sfugge, cucinare per una persona cara aspettando con impazienza il suo arrivo, dedicare tempo ad un amico che ha bisogno di te facendogli percepire che non hai fretta, assaporare con calma un buon cibo o perdersi nel colore e nel profumo di un vino, scrivere qualche cosa che senti vivo e che desidera uscire da te, passeggiare nel bosco e trarre da esso nuova energia, ascoltare musica sdraiata sul letto pensando che, in quel momento, puoi permetterti di non fare altro, se non coccolare la micia che ricambierà entusiasta. Questi sono i piccoli lussi che cerco di regalarmi; ma tra le ore ritagliate le più belle, intense, quelle che mi rigenerano facendomi sentire in equilibrio con il mondo che mi circonda sono i momenti trascorsi con le persone importanti per me. Ecco perché se oggi mi chiedessi quale sia il dono più prezioso che abbia ricevuto ti risponderei con un sorriso: “il tempo vissuto con te”.
Tempo
Se ieri mi avessero chiesto di definire il lusso avrei risposto: “il tempo della lentezza”. Credo che, nonostante tutto, la mia natura slow cerchi perennemente di ribellarsi, anche se con gran difficoltà, alla frenesia nella quale, suo malgrado, è stata catapultata. Frammenti di vita e scampoli di tempo, questa è la lezione che ho imparato da mia nonna sarta: non servono grandi pezzi di stoffa per fare un buon vestito, sono sufficienti piccoli rimasugli, un po’ di pazienza e molta fantasia. Ho ricordato, a seguito di un dolore recente, che il tempo, quello veramente vissuto, è un dono prezioso e non va mai sprecato. E così, munita di forbici, ritaglio le ore importanti per me, piccoli lussi, momenti nei quali ritrovo me stessa. Svegliarsi la domenica mattina e leggere il giornale centellinando il caffè, prendere la scatola dei pastelli non solo per guardarla ma per creare una piccola magia nell’anima trasponendola su di un foglio di carta, perdersi in chiacchiere con la signora del negozietto del paese che, tra le mani rugose ed i sorrisi sdentati, ha sempre tanta saggezza da regalare, leggere un buon libro sapendo che puoi fermarti e ripartire, se qualche cosa ti sfugge, cucinare per una persona cara aspettando con impazienza il suo arrivo, dedicare tempo ad un amico che ha bisogno di te facendogli percepire che non hai fretta, assaporare con calma un buon cibo o perdersi nel colore e nel profumo di un vino, scrivere qualche cosa che senti vivo e che desidera uscire da te, passeggiare nel bosco e trarre da esso nuova energia, ascoltare musica sdraiata sul letto pensando che, in quel momento, puoi permetterti di non fare altro, se non coccolare la micia che ricambierà entusiasta. Questi sono i piccoli lussi che cerco di regalarmi; ma tra le ore ritagliate le più belle, intense, quelle che mi rigenerano facendomi sentire in equilibrio con il mondo che mi circonda sono i momenti trascorsi con le persone importanti per me. Ecco perché se oggi mi chiedessi quale sia il dono più prezioso che abbia ricevuto ti risponderei con un sorriso: “il tempo vissuto con te”.