Scintille di luce

Post N° 484


Quante volte, nel corso della vita, ci siamo posti domande dolorose, domande del cuore che si interroga:" Chi sono io veramente? Quanto valgo? C'è un posto per me nella società? Chi mi capirà senza giudicarmi? Sono utile a qualche cosa? " Ci sono dei momenti in cui non capiamo più nulla, in cui non riusciamo più a vederci quali siamo veramente. Siamo alla ricerca della nostra vera identità, troppo spesso perduta nel barattare la nostra vera personalità con un'illusoria compensazione di prestigio e di considerazione. Ciò che veramente ci manca è l'autostima. L'autostima suscita una forza unica, poiché galvanizza il meglio dei nostri talenti. Per di più, essa filtra le influenze nefaste , per conservare solamente gli elementi costruttivi. Una persona che dubita di se stessa dedica talvolta molto tempo e molti sforzi alla ricerca di una risposta che le permetta di affrontare gli attacchi dei suoi nemici. Invece, se conoscesse bene improprio valore , potrebbe impadronirsi di ciò che le appartiene per migliorarsi e tralasciare il resto, senza sprecare le sue energie nel rimuginare rancori. Infatti, i suoi avversari non meritano probabilmente l'attenzione che essa potrebbe più vantaggiosamente dedicare alla propria felicità. Il primo vero nemico da vincere è dunque quello che si nasconde in noi. Purtroppo noi troviamo molta difficoltà a smascherare la sua tirannia. Esso si traveste e riesce a farci dei brutti scherzi, ispirandoci paure sbagliate. Fra i peggiori inganni del nostro nemico interiore troviamo la convinzione di essere incapaci di guarire le nostre ferite. Vogliamo controllare il nostro dolore , ma cediamo paradossalmente a inutili dipendenze, con il risultato di continuare a soffrire di carenza affettiva, come se ci fosse in noi un serbatoio senza fondo. I nostri malesseri esprimono la difficoltà che proviamo nell'amarci con intelligenza, superando i nostri limiti. Non cambieremo né il nostro passato, né i nostri genitori, né i familiari o le persone che ci stanno intorno. Possiamo invece modificare una cosa molto più importante: la percezione che abbiamo di noi stessi. E una giusta percezione di ciò che siamo è alla base della nostra realizzazione. Povero non è chi ha poco, ma chi crede di non avere niente da dare...  Da : " Il piccolo saggio- Parole per maturare" F. Gervais