Scintille di luce

Post N° 494


Un giorno il Gran Re di Persia bandì un concorso fra tutti gli artisti del suo vasto impero. Una somma enorme sarebbe andata in premio a chi fosse riuscito a fare il ritratto più somigliante del Re.Giunse per primo un indù, con meravigliosi colori di cui lui solo conosceva il segreto; quindi un armeno, che portava una creta speciale; poi un egiziano, con scalpelli e ceselli mai visti e bellissimi blocchi di marmo.Infine, per ultimo, si presentò un greco, munito soltanto di un sacchetto di polvere. I dignitari di corte si mostrarono indispettiti per l'esiguità dei materiale portato dal greco.Gli altri artisti sogghignavano: "Che cosa può fare il greco con quel misero sacchetto di polvere?".I partecipanti al concorso furono rinchiusi per varie settimane nelle sale del palazzo reale. Una sala per ognuno.Nel giorno stabilito, il Re cominciò a esaminare le opere degli artisti. Ammirò i meravigliosi dipinti dell'indù, i modelli in creta colorata dell'armeno e le statue dell'egiziano. Poi entrò nella sala riservata al greco. Sembrava che non avesse fatto niente: con la sua polvere minuta si era limitato a smerigliare, levigare e lucidare la parete di marmo della sala. Quando il Re entrò, poté contemplare la sua immagine perfettamente riflessa.Naturalmente, il greco vinse il concorso.  *****"Come posso migliorare la mia vita spirituale?" chiese un giovane al maestro."Fa' in te ciò che lo scultore fa per la statua di un cavallo: prende un blocco di marmo e toglie via tutto ciò che non assomiglia ad un cavallo"."Che cosa vuoi dire?"."Togli via a colpi di martello tutto ciò che non sei tu: ogni pensiero, sentimento, atteggiamento, costrizione. Solo cosi scoprirai l'opera d'arte che sei tu e la mano dell'artista". Lo smeriglio dei giorni, lo scalpello delle sofferenze e degli sforzi rivelano in te la tua vera immagine.