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ANCHE LA NOSTRA CALABRIA SUI FILES DI WIKILEAKS: MOLTO DISPREZZO PER I POLITICI MA ANCHE QUALCHE PICCOLA SPERANZA

Post n°440 pubblicato il 16 Febbraio 2011 da mareipunent
 

ECCO ALCUNE PAGINE DI WIKILEAKS (IN INGLESE ORIGINALE E CON LA RELATIVA TRADUZIONE ITALIANA)

Di clamoroso, come al solito, non c’è granché.
Ma nei dispacci segreti dei diplomatici americani che Wikileaks ha divulgato in tutto il mondo, generando non pochi imbarazzi, c’è anche un bel quadretto che riguarda la Calabria.
C’è un evidente disprezzo verso la classe politica calabrese, un disprezzo che viene suffragato da atteggiamenti insolenti, dall’evidente incapacità anche dei massimi vertici politici di comprendere l’importanza di un buon rapporto con un Console Generale americano, persino da un’imbarazzante ignoranza come nel caso del presidente della Provincia di Reggio Calabria (“Cos’è un tour operator?”, domanda con candore…).
Ma a fronte di uno sconcerto e, diciamolo chiaramente, di un vero e proprio disgusto per la classe politica calabrese da parte di un alto diplomatico statunitense, ecco emergere un raggio di sole, una luce in fondo al tunnel: il Console che incontra i ragazzi antimafia del movimento “Ammazzateci tutti” li guarda con grande ammirazione e affetto, e li indica all’Amministrazione U.S.A. ed al Presidente Obama con queste parole (leggere alla fine del presente articolo): “Siamo in grado di aiutarli, – incoraggiando i giovani membri di Ammazzateci Tutti, diffondendo il nostro messaggio di valori condivisi, e attuando iniziative come il partenariato della Missione del governo degli Stati Uniti in Italia per la crescita. In assenza di un forte governo e di forti istituzioni abbiamo bisogno di connetterci con interlocutori non governativi”.
Il Console Patrick Truhn dice quindi che l’Amministrazione U.S.A. deve lasciar perdere la classe politica calabrese e guardare a dei ragazzi senza forza e senza potere come interlocutori privilegiati.
Se questa non è una frase rivoluzionaria, ci manca veramente poco.
Se solo qualcuno, solo qualcuno dei politici calabresi avesse la forza di fare autocritica e di cogliere la forza rivoluzionaria che c’è nelle parole di questo altissimo diplomatico statunitense, forse potrebbe innsescarsi veramente un meccanismo positivo di cambiamento per la nostra terra.  (GP)

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Wikileaks – 08NAPLES96
ID: 08NAPLES96
Dokument dato: 2008-12-02 15:03:00
Release dato: 2011-01-07 21:09:00
Kilde: Consulate Naples
header:
VZCZCXRO3993
RR RUEHFL RUEHKW RUEHLA RUEHROV RUEHSR
DE RUEHNP #0096/01 3371502
ZNY CCCCC ZZH
R 021502Z DEC 08
FM AMCONSUL NAPLES
TO RUEHC/SECSTATE WASHDC 6309
INFO RUCPDOC/USDOC WASHDC 0014
RHMFISS/FBI WASHINGTON DC
RUEABND/DEA HQ WASHDC
RUEATRS/DEPT OF TREASURY WASHINGTON DC
RHMFISS/COMSIXTHFLT
RUEHNP/AMCONSUL NAPLES 1048
RUEHZL/EUROPEAN POLITICAL COLLECTIVE
Hovedtekst:
C O N F I D E N T I A L SECTION 01 OF 04 NAPLES 000096

SIPDIS

E.O. 12958: DECL: 12/2/2018
TAGS:        
SUBJECT: CAN CALABRIA BE SAVED?

REF: A. NAPLES 36, B. NAPLES 37, C. NAPLES 38, D. NAPLES 73

NAPLES 00000096 001.2 OF 004
CLASSIFIED BY: J. Patrick Truhn, Consul General.
REASON: 1.4 (b), (d)
1. (SBU) Summary: If it were not part of Italy, Calabria would
be a failed state. The “Ndrangheta organized crime syndicate
controls vast portions of its territory and economy, and
accounts for at least three percent of Italy”s GDP (probably
much more) through drug trafficking, extortion and usury. Law
enforcement is severely hampered by a lack of both sources and
resources. Calabrians have a reputation as a distant, difficult
people, and their politicians are widely viewed as ineffective.
Much of the region”s industry collapsed over a decade ago,
leaving environmental and economic ruin. The region comes in
last place in nearly every category of national economic
assessments. Most of the politicians we met with on a recent
visit were fatalistic, of the opinion that there was little that
could be done to stop the region”s downward economic spiral or
the stranglehold of the “Ndrangheta. A few others
disingenuously suggested that organized crime is no longer a
problem. Nearly every interlocutor complained that the region
lacks a civil society. Amid the doom and gloom, there are a few
positive signs, nearly all from young people. This most
problematical of Italy”s regions will continue to be a drag on
the country until the national government devotes the necessary
attention and resources to solving these thorny problems. End
summary.

2. (U) Calabria, the foot and toe of the Italian boot, is beset
by seemingly intractable problems. During a November 17-20
visit to all five provinces, virtually every interlocutor
painted a picture of a region of weak and corrupt government,
throttled by the iron grip of Western Europe”s largest and most
powerful organized crime syndicate, the “Ndrangheta. The formal
economy is in a shambles, with GDP per capita only half that of
northern regions and official unemployment rates over 20
percent. No one believes the central government has much, if
any, control of Calabria, and local politicians are uniformly
seen as ineffective and/or corrupt. If Calabria were not part
of Italy, it would be a failed state.

Catanzaro: “We Are Used to Organized Crime”
——————————————— ———–

3. (C) We spent our first night in the bleak and chaotic
regional capital of Catanzaro, where, after repeatedly declining
our requests for an appointment over the course of a year, the
Regional President, Agazio Loiero, finally received us. Loiero
complained about the region”s negative image and noted that
organized crime, relatively inaccessible markets and poor
infrastructure combine to discourage investment in the region.
The perceived high risk of investing in Calabria has also meant
higher interest rates for entrepreneurs. However, Loiero was
unable to offer any solution to the region”s difficulties, other
than an idea to make low-interest loans available to small and
medium enterprises with EU structural funds. When the CG asked
how Loiero envisioned utilizing the nearly 14 million euros that
the EU has allocated for Calabria, the President gave a vague
reply and changed the subject. When the CG asked whether
Sicily, where citizens” and industrialists” associations have
joined law enforcement in actively opposing organized crime,
could serve as a model for Calabria, Loiero responded, “We are
the real island.”

4NAPLES 00000096 004.2 OF 004
members of Ammazzateci Tutti, by spreading our message of shared
values, and by implementing USG initiatives such as Mission
Italy”s Partnership for Growth. In the absence of strong
government and institutions, we need to network with
non-governmental interlocutors; we productively used this trip
to identify an important array of new audiences. But unless the
central government gives greater priority to the region,
Calabria will continue to be a drain on the national economy and
a territory in the hands of extortionists and drug smugglers.
TRUHN
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

TRADUZIONE ITALIANA

¶ 1. (SBU) Riassunto: Se non fosse stata parte dell’Italia, la Calabria sarebbe uno stato fallito. L’organizzazione criminale ‘Ndrangheta controlla vaste porzioni del suo territorio e dell’economia, e fattura almeno il tre per cento del PIL in Italia (probabilmente molto di più) attraverso il traffico di droga, estorsioni ed usura. Le forze dell’ordine sono gravemente ostacolate dalla mancanza sia di fondi che di risorse. I Calabresi hanno la reputazione di un popolo distante, difficile, e i loro politici sono comunemente considerati inefficaci. Gran parte dell’industria della regione è crollata oltre un decennio fa, lasciando rovina ambientale ed economica. La regione è all’ultimo posto in quasi tutte le categorie di valutazioni economiche nazionali. La maggior parte dei politici che abbiamo incontrato durante una recente visita erano fatalisti, del parere che c’era ben poco da fare per fermare la spirale economica della regione o la morsa della ‘Ndrangheta. Pochi altri hanno maliziosamente suggerito che la criminalità organizzata non è più un problema. Quasi ogni interlocutore si lamentava che la Regione manca di una società civile. In mezzo alla morte e alla distruzione ci sono alcuni segnali positivi, quasi tutti da parte di giovani. Questa tra le più problematiche delle regioni d’Italia continuerà ad essere un peso per il paese fino a quando il governo nazionale non dedicherà la necessaria attenzione e le risorse per risolvere questi problemi spinosi. Fine riassunto.

¶ 2. (U) La Calabria, piede e punta dello stivale italiano, è afflitta da problemi apparentemente irrisolvibili. Durante una visita dal 17 al 20 novembre a tutte le cinque province, praticamente ogni interlocutore ha dipinto un quadro di una regione dal governo debole e corrotto, strozzato dal pugno di ferro della più grande e potente organizzazione criminale dell’Europa Occidentale , la ‘ndrangheta. L’economia formale è nel caos, con un PIL pro capite solo la metà di quella delle regioni settentrionali ed un tasso ufficiale di disoccupazione di oltre il 20 per cento. Nessuno crede che il governo centrale abbia molto, se non nessun, controllo della Calabria, e i politici locali sono uniformemente visti come inefficaci e / o corrotti. Se la Calabria non fosse parte dell’Italia sarebbe uno stato fallito.

Catanzaro: “Siamo abituati alla criminalità organizzata”

——————————————— —– ——

¶ 3. (C) Abbiamo trascorso la nostra prima notte nella tetra e caotica capitale regionale Catanzaro, dove il Presidente della Regione, Agazio Loiero, dopo aver ripetutamente declinato per oltre un anno le nostre richieste per un appuntamento, ci ha infine ricevuto. Loiero lamenta l’immagine negativa della regione e ha osservato che la criminalità organizzata, i mercati relativamente inaccessibili e le scarse infrastrutture contribuiscono a scoraggiare gli investimenti nella regione. La percezione del rischio elevato di investire in Calabria ha anche comportato per gli imprenditori tassi di interesse più elevati. Tuttavia Loiero non è  stato in grado di una qualche soluzione per le difficoltà della regione, a parte un’idea di fare prestiti a tasso agevolato a disposizione di piccole e medie imprese con i fondi strutturali dell’UE. Quando il CG (Console Generale) ha chiesto come Loiero avesse immaginato di utilizzare i quasi 14 milioni di euro che l’UE aveva stanziato per la Calabria, il presidente ha dato una risposta vaga e ha cambiato argomento. Quando il CG ha chiesto se la Sicilia, dove le associazioni di cittadini e industriali hanno unito attivamente il rafforzamento della legalità contro la criminalità organizzata, potesse essere un modello per la Calabria, Loiero ha risposto: “Noi siamo la vera isola.”
4. (C) Abbiamo ottenuto un giudizio ancora più pessimistico da parte del procuratore capo di Catanzaro, Antonio Lombardo. Lombardo ha fatto eco a quello che avevamo sentito da altri ministeri riguardo la difficoltà della lotta contro la ‘Ndrangheta: la sua struttura basata sulla famiglia e la mancanza di informatori la rendono quasi impossibile da penetrare. Egli ha amaramente lamentato la mancanza di risorse finanziarie e di personale in una provincia dove la criminalità organizzata sembra controllare quasi ogni aspetto della società. Solo 12 dei 18 posti di pubblico ministero sono attualmente occupati, e ci sono solo cinque magistrati anti-mafia; Lombardo ha lamentato che alcuni magistrati cercano incarichi in Calabria ma le autorità centrali giudiziarie non considerano una priorità riempire i posti vacanti. Ha aggiunto che il suo ufficio non ha nemmeno le risorse per un efficace programma di intercettazioni. La criminalità organizzata non è considerata un’emergenza in Italia, Lombardo osserva: “E ‘un fattore stabile nel nostro paese. Siamo abituati a perdere parte del nostro PIL a causa della criminalità organizzata e ne teniamo conto nella nostra pianificazione economica..” In Calabria è quasi impossibile evitare di pagare l’estorsione o di collaborare con la ‘Ndrangheta”, ha proseguito, “Le persone sono vittime e complici allo stesso tempo.” Pur non negando l’importanza dell’applicazione della legge, Lombardo ha detto che in un ambiente ideale essa dovrebbe avere un ruolo marginale. “Noi non ci sostituiamo ad una società pulita e civile e ad imprese ben gestite”.

Vibo Valentia: una “società indifferente”

——————————————— -

¶ 5. (C) Il Prefetto della provincia di Vibo Valentia, Ennio Sodano, ha praticamente descritto la Calabria come un fallimento. A suo avviso, “l’intera società calabrese è coinvolta” nel perpetuare una situazione irrisolvibile. “Gli imprenditori pagano l’estorsione ma non si lamentano. Essi non pagano le tasse,” ha detto. “E’ un problema culturale, questa società indifferente.” Sodano è stato molto critico verso la mancanza di idee su come spendere i fondi strutturali dell’UE. Non ha nascosto il desiderio di trasferirsi fuori dalla Calabria alla prima occasione.
¶ 6. (C) Il sindaco di Vibo Valentia apparentemente spera che il nostro incontro non rappresenti niente di più sostanziale che quello di una fotografia. Lui e la sua cricca sono stati chiaramente a disagio quando il CG gli ha chiesto come la città stesse affrontando il problema della criminalità organizzata, e ha continuamente cercato di guidare la conversazione su argomenti più superficiali. Il Presidente Provinciale non è stato molto più comunicativo, esprimendosi mai oltre un sussurro.

¶ 7. (C) Il presidente regionale dell’ONG nazionale ambientale Legambiente, Nino Morabito, che ci ha incontrati a Vibo, ha espresso l’opinione che la Calabria ha pochi buoni politici – ma nessuno in posizioni di leadership. Come la Campania, la Calabria ha vissuto lo scarico illegale di rifiuti tossici sul suo territorio ma, poiché la popolazione è più bassa, spesso è passato inosservato. Un sacco di rifiuti illegali entra in Calabria, non via terra ma via mare. Una delle questioni che Legambiente sta seguendo da vicino è l’abusivismo quasi onnipresente lungo la costa. La settimana prima della nostra visita era stata data alle fiamme l’auto del rappresentante di Legambiente di Vibo Valentia, probabilmente per intimidirlo dal denunciare l’urbanizzazione selvaggia e gli abusi edilizi che si verificano nella provincia. E’ stato in grado di spegnere il veicolo che stava bruciando poco prima che il fuoco si diffondesse a casa sua.
“Ammazzateci Tutti”

———————

¶ 8. (U) La mattina del 19 novembre ci siamo recati nella città di Polistena per incontrarci con circa 30 membri del gruppo “Ammazzateci Tutti” – “Now Kill Us All”, così chiamato a dispetto della ‘Ndrangheta, a seguito dell’assassinio del Vice Presidente regionale Calabria Francesco Fortugno nel 2005. I giovani erano arrivati da tutta la regione per incontrarci. Fin dalla sua fondazione Ammazzateci Tutti ha organizzato manifestazioni volte ad aumentare la pressione dello Stato italiano a prendere misure contro la ‘Ndrangheta; nel febbraio 2007 una manifestazione di protesta a Reggio Calabria ha attirato migliaia di persone nelle strade. Uno degli organizzatori del gruppo, lo studente in legge Aldo Pecora, ha osservato che la criminalità organizzata e le società massoniche controllano praticamente ogni aspetto della società, compresi i sistemi economici e politici. Egli ha affermato che la ‘Ndrangheta può essere vista come l’esercito dei potenti. A differenza di Cosa Nostra siciliana, ha detto, la ‘Ndrangheta ha stretti legami con strutture del governo calabrese. Il gruppo ha chiesto formalmente al CG di “salvare la Calabria”.
“Figli di Pitagora”

—————————–

¶ 9. (U) La nostra tappa successiva è stata Crotone, sulla costa ionica, dove circa 2.500 anni fa Pitagora insegnò matematica presso una delle più importanti università del mondo greco antico. Oggi Crotone è afflitta da rovina economica e ambientale, dopo che le sue tre fabbriche sono state chiuse nel 1990, lasciandosi alle spalle le scorie industriali e un tasso di disoccupazione del 24 per cento. Il direttore locale della Federazione degli industriali (Confindustria) ha sottolineato che Crotone ha il più basso reddito pro-capite di ogni provincia d’Italia. Il sindaco e il presidente del Consiglio della città ci hanno detto che la città sta cercando di incrementare il turismo attraverso la promozione del patrimonio greco della zona. Il presidente del consiglio della città ha detto con orgoglio: “Noi siamo i figli di Pitagora” . Ma i funzionari hanno osservato che una maggiore pulizia dei vecchi siti industriali è un prerequisito; contaminati con milioni di tonnellate di zinco e di altri rifiuti industriali, questi siti sono di fronte ad una grande zona archeologica. Essi hanno espresso preoccupazione per l’aggiudicazione di un appalto per la bonifica, data la presenza pervasiva della criminalità organizzata. Nel nostro incontro con il presidente provinciale abbiamo notato l’innovativa tecnologia della società californiana, AdaptiveArc, che può essere la soluzione ideale per la pulizia ambientale di Crotone, e che già ha attirato potenziali contratti per impianti di trattamento rifiuti a Cosenza e Vibo Valentia. In serata il CG ha incontrato il Rotary Club locale, ribadendo che gli Stati Uniti sono un partner affidabile e impegnato in una vasta gamma di sfide dallo sviluppo economico alla criminalità organizzata, ma nessuno tranne i calabresi stessi possono creare una società civile nel loro territorio.
Ambiente Affari

—————————

¶ 10. (U) Gli interessi economici americani sono limitati. La General Electric ha un impianto di piccole dimensioni a Vibo Valentia (produzione di refrigeratori d’aria e di condensatori di vapore), e il presidente della provincia auspica irrealisticamente di ottenerne un secondo. Il direttore generale di uno dei migliori alberghi della regione ha speso due anni e oltre un milione di euro per ottenere le autorizzazioni per un villaggio turistico Marriott a cinque stelle sulla costa tirrenica, ma per avere le carte necessarie ha atteso mesi a causa di un ministero a Roma (l’Ambasciata di Roma lo sta assistendo.) Gli impianti di gassificazione dell’AdaptiveArc sono gli unici altri investimenti potenziali all’orizzonte.
¶ 11. (SBU) Abbiamo avuto un utile incontro con i giovani imprenditori di Confindustria di Calabria a Catanzaro, dove il CG ha spiegato molte delle iniziative della Missione per promuovere l’innovazione e la crescita. Purtroppo è stato cancellato l’incontro con il presidente regionale di Confindustria Umberto de Rose – era la terza volta che aveva perso un incontro con il CG. Il direttore locale di Confindustria a Crotone ci ha detto che De Rose non ha assunto una posizione forte nei confronti di membri che pagano le estorsioni (a differenza della Sicilia, dove la Confindustria espelle quelli che lo fanno), perché li considera vittime che hanno bisogno di sostegno, piuttosto che di espulsione. Ha aggiunto che i successi delle forze dell’ordine non sono stati così numerosi in Calabria come in Sicilia, e quindi gli imprenditori non si sentono così audaci. Un anno fa, quando il CG si è incontrato con i membri di Confindustria a Reggio Calabria, e chiese loro se essi fossero disposti a seguire l’esempio della Sicilia, egli ha ricevuto una reazione decisamente nervosa.

¶ 12. (C) Il turismo rimane una delle speranze della regione nonostante l’inadeguatezza delle infrastrutture (l’autostrada Salerno – Reggio Calabria è in costruzione da decenni e i collegamenti ferroviari da e per la costa tirrenica sono terribili), il degrado ambientale e la criminalità organizzata. Un anno fa il CG ha suggerito al Presidente della Provincia di Reggio Calabria di parlare ai tour operator del boom dell’industria navale crocieristica statunitense, che porta migliaia di clienti a far scalo nei porti della Sicilia attraverso proprio lo Stretto di Messina, allo scopo di includere  un giorno a Reggio per visitare le pregiate statue greche in bronzo e forse la visita al sito archeologico di Locri. La risposta del presidente è stata: “Cos’è un tour operator?” Quando dai giovani imprenditori di Confindustria a Catanzaro è stato chiesto come attirare i turisti degli Stati Uniti, il CG ha sottolineato la necessità per la regione di creare un’identità turistica, un marchio che la distingue da decine di altre possibili destinazioni.

Non del tutto senza speranza

———————-

¶ 13. (C) Nonostante la miriade di difficoltà che affronta la regione, non tutto in Calabria è morte e distruzione. Durante la nostra sosta del 17 novembre a Cosenza, il CG ha discusso delle elezioni americane con un gruppo di intelligenti, articolati e ben preparati studenti di scienze politiche presso l’Università della Calabria, uno dei pochi punti luminosi nella regione e in cui “post” ha stabilito una forte relazione (l’università sta anche sviluppando un innovativo centro di trasferimento tecnologico, del quale il presidente della Regione Loiero sorprendentemente sembrava non saperne nulla). La nostra ultima tappa, il 20 novembre nella città di San Giovanni in Fiore, è stata un inatteso raggio di speranza e di accoglienza. La città fu patria di Gioacchino da Fiore, teologo medievale, il cui messaggio di speranza il presidente eletto Obama ha ripetutamente citato durante la recente campagna, che ha spinto la città ad invitarlo in visita. Il marcatamente ottimista e dinamico sindaco era appena tornato dagli Stati Uniti, dove aveva trattato con il Medical Center dell’Università di Pittsburgh (che gestisce già con grande successo il centro trapianti ISMETT di Palermo) un centro di addestramento simulato per medici e infermieri. La città di 19.000 abitanti ha un piccolo ma attivo centro americano, dove il nostro guardiano AmCit serve residenti e visitatori, e dove la città offre lezioni di inglese per giovani e meno giovani.

¶ 14. (C) Commento: In tutta la Calabria, abbiamo sentito gli stessi lamenti più e più volte: la ‘Ndrangheta prendono le decisioni e ci sono poche speranze per la regione. La mancanza di ottimismo ha portato ad una continua fuga di cervelli con le persone migliori e i più brillanti giovani che emigrano verso il Nord o verso altri paesi in cerca di opportunità. Come è avvenuto durante le nostre visite precedenti in Calabria, siamo stati colpiti dalla mancanza di idee e di energia da parte dei suoi politici (vedi refs A e D). Infatti, se si ha intenzione di risolvere i problemi della Calabria, ci vorrà uno sforzo concertato da parte del governo centrale per rivendicare la regione come parte dello stato italiano. Mentre i successi delle forze dell’ordine (che finora sono stati modesti) potrebbero contribuire senza dubbio a ciò, ci deve essere anche una rivoluzione nel modo in cui calabresi stessi vedono la criminalità organizzata, la corruzione e, soprattutto, la società civile. Siamo in grado di aiutarli, – incoraggiando i giovani membri di Ammazzateci Tutti, diffondendo il nostro messaggio di valori condivisi, e attuando iniziative come il partenariato della Missione del governo degli Stati Uniti in Italia per la crescita. In assenza di un forte governo e di forti istituzioni abbiamo bisogno di connetterci con interlocutori non governativi; abbiamo utilizzato produttivamente questo viaggio per identificare una serie di nuovi importante personaggi. Ma a meno che il governo centrale non dia maggiore priorità per la regione, la Calabria continuerà ad essere un salasso per l’economia nazionale ed un territorio nelle mani di strozzini e di trafficanti di droga.
TRUHN

 

fonte articolo: Rete per la Calabria

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araihca.a
araihca.a il 18/02/11 alle 10:02 via WEB
DROGA CHE BRUTTA Dare...risorse...onnipotenti...gradasse a cosa? héh brutta tattica tattanica a???????????? morte...............che io Rosas Maria Antonietta spero su di chi la vende!!!!!!!!PERCHE E UN DOLORE ALLUCINANTE VEDERE RAGAZZI/PERSONE CHE GIORNO PER GIORNO SI SPENGONO PER NIENTE!
 
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