Vergogna

Il Paese delle Meraviglie


Allo stupore non c'è mai finel'incipit voleva essere 'alla vergogna non c'è mai fine'; provare vergogna significa avere una coscienza che da dietro ci punta il dito addosso, ma nelle vicende del quotidiano spesso e volentieri non c'è traccia ne dell'una che dell'altra...stasera mi invitano a leggere un'articolo preso da Il Fatto Quotidiano, si parla di una di quelle vicende che non so se dovrebbero farti sentire orgoglioso di essere uno fra i tanti cittadini CONTRIBUENTI italiani, o addirittura un essere umano nell'accezione di 'meritevole figlio di Dio'..., comunque l'articolo mi riporta in mente una breve carrellata di fatti che bene o male rasentano la stesa tematica.il primo della lista è un fatto dell'ottobre / novembre del 2007 in cui un rispettabilissimo connazionale, tale Ahmetovic, che se non ricordo male dopo aver ucciso ben 4 persone in stato di ubriachezza, su un mezzo rubato, piuttosto che essere condannato per direttissima, veniva trasferito in hotel sotto custodia e successivamente ingagiato come testimonial per linee di abbigliamento o intrattenitore in discoteca per 3000 euro a serata, tutto nella norma, tant'è che i giornali l'avevano prontamente inquadrato come la persona sbagliata nel momento sbagliato sulla scena del crimine di un omicidio colposo senza nemmeno procurare al malcapitato la rogna di una benchè minima excusatio non petita.altri clamorosi episodi che invece di essere riconosciuti come delle vere e proprie catastrofi giudiziarie, nonchè oggetto di profonda vergogna, sono diventati fenomeni mediatici, ecchè lo dico a fare?, sono stati il processo per l'omicidio della Kercher, il suicidio di Stefano Cucchi, suicidio perchè sembra che tra i tanti protagonisti della soap opera nessuno fosse colpevole... (si chiede scusa per il tono provocatorio) - la strage di Erba, nessuna  intenzione di giustificare i coniugi imputati, ma da quel che ricordo le loro denunce avrebbero dovuto smuovere l'intervento delle autorità in maniera preventiva.su quest'ultimo si riporta l'attenzione sull'altro connazionale già oggetto di precedenti per detenzione e spaccio di stupefacenti che dopo aver acquisito notorietà, suo malgrado, e per disperazione, avvia diverse attività imprenditoriali in ambito di ristorazione...poco diversa è la vicenda che vede coinvolta la Franzoni, che sebbene abbia scontato una cospicua pena, considerado i canoni attuali, sia riuscita a contenere finchè possibile una condanna grazie a un forte apparato difensivo, e guadagnare notorietà grazie a libri e partecipazioni in tv,immagino l'entusiasmo della famigliola raccolta difronte alla scatola magica e di contro mi si presenta davanti l'immagine di Marlon Brando alla fine di Apocalypse Now... "L'Orrore...l'orrore..."non so che pensarevivere in una realtà in cui puoi essere tutelato solo dopo che il fatto criminoso sia stato consumato è a dir poco rassicurante, l'unico rammarico potrebbe essere che da vittima non sarà possibile partecipare a nessun Talk Show esclusivo, apparire su cataloghi di moda (a me sarebbe bastato un semplice postalmarket), pubblicare storie sconclusionate e guadagnare un pozzo di soldi e nemmeno fare il piacione in discoteca (...il termine 'piacióne' è riportato anche dalla Treccani)....per arrivare al nocciuolo della questione e concludere questa splendida apologia del lodevole sistema giudiziario torniamo all'articolo del Fatto e alla vicenda della famiglia Zaccarelli verso la quale non posso che esprimere massima partecipazione umana e comprensione per quanto loro accaduto.siamo nel 2007 (nemeno a farlo apposta), in cui l'insegnante Foschini viene arrestato con l'accusa di molestie di una sua alunna, Elisa Zaccarelli; la quaestio avrebbe dovuto concludersi con la condanna del colpevole ed il risarcimento della parte lesa - mio nipote di sette anni è con me d'accordo su questa versione - ma a seguito di mirabolanti operazioni di burocrazia frammiste a quisquiglie di natura legale, il Foschini riesce ad evitare il risarcimento anche in presenza di una sentenza esecutiva del giudice, che detta così, farebbe pensare ad un provvedimento inopponibile da cui nemmeno Madre Teresa di Calcutta avrebbe potuto scamparsela, ma che evidentemente sarà qualcos'altro di molto meno plateale e più confacente ai salotti della tv perchè lui effettivamente viene esonerato da ogni pagamento e non di meno gli viene concessa la possibilità di richiedere risarcimento delle spese processuali e morali.seguendo le vicende in prima persona, Elisa, la cui sensibilità dovrebbe essere d'esempio per molti, si lascia sopraffare dallo sconforto sconfinando nel gesto estremo del suicidio, in questo preciso istante personalmente avverto il peso della sconfitta su me stesso,da vittima di abuso a vittima del sistema,in questo istante muore una ragazza, e con lei tutti coloro che speranzosi attendono la sentenza esecutiva del guidice......il fatto che a seguito il tribunale abbia emanato ulteriore ingiunzione di pagamento ai genitori di Elisa è letteralmente superfluo...abbiate comunque fede nella umana giustizia e nella divina provvidenza...