Vergogna

un gesto umanitario - IMPORTANTE


Teramo il 01 Ottobre 2009 
  Il quotidiano Corriere dell’Adriatico del 05 Luglio 2009 pubblicava il seguente articolo: “A Teramo il SICET interviene sul problema dei costi sempre più alti delle case – PROTESTA CONTRO IL CARO AFFITI – In città sono diverse le famiglie in difficoltà che sono state costrette a lasciare l’alloggio”. seguita con: …in questi giorni due famiglie di Teramo stanno per lasciare il proprio appartamento, ma una in particolare […] A.C. padre di 71 anni, pensionato e invalido civile all’83%, e F.C. di 32 anni anch’esso invalido civile e disoccupato, entrambe vivono ormai da quattro anni con 406.oo € mensili… Da allora (05 Luglio 2009) ad oggi nulla di concreto è stato fatto per evitare che questa famiglia, così come del resto anche altre di cui non si è a conoscenza, potessero evitare uno sfratto coatto e tutta la relativa sfilza di problematiche annesse che facilmente, mi auguro, si possano immaginare.   Il quotidiano Il Centro del 27 Giugno 2009 pubblicava invece: “CASA SENZA GAS, ORA TEMONO LO SFRATTO – L’Odissea di padre e figlio che vivono con 406 euro” […] sopravvivono con 406 euro al mese, sono padre e figlio entrambe invalidi, A.C e F.C. da quattro anni vivono senza gas, gli fu tagliato per morosità e da allora non hanno mai potuto riattaccarlo. […] pagano 14 euro di affitto mensile per la casa popolare ma non riescono a pagare il condominio, e nel corso degli anni il debito è aumentato. Racconta F.C. << L’amministratore ci vorrebbe cacciare: ci ha fatto scrivere che vorrebbe 2.960 euro per gli arretrati, altrimenti c’è lo sfratto – oltre alle 406 euro mensili di mio padre, ogni tanto io prendo un sussidio dal Comune di 77 euro, quando va bene;abbiamo dovuto chiedere un prestito per pagare gli arretrati di luce ed acqua, altrimenti succede come per il gas;a volte andiamo dal prete per farci aiutare a pagare le bollette…>>  Il giornale La Città del 01 Settembre 2009 infine scrive: “RISCHIAMO DI RESTARE SENZA CASA – Padre e figlio invalidi, sfrattati, vivono con 406 euro di pensione. Il SICET: <> ” << I poveri sono poveri tutto l’anno e non vanno in ferie >>.Così esordisce Antonio di Berardo, segretario provinciale del Sicet Cisl,[…] il 5 % della popolazione della provincia non ha soldi nemmeno per il cibo…, il 15% ha difficoltà ad arrivare a fine mese…;Antonio C. e Federico C., hanno ottenuto una breve proroga di sfratto, ma l’ufficiale giudiziario si ripresenterà il 5 Ottobre per sfrattarli definitivamente dall’immobile di proprietà dell’ATER…Il Sicet ha scritto una lettera al Sindaco di Teramo ed al Presidente del Consiglio Comunale, nella quale si chiedeva un piccolo aiuto economico ed eventualmente anche un lavoro per migliorare le condizioni di vita dei due, ma della lettera non c’è stata alcuna risposta…  Quello che qui è richiesto, è semplicemente il diritto alla vita, persone che si trovano in condizioni precarie, alle cui è stato negato fino ad ora un aiuto di tipo economico ma anche assistenziale in quanto esistono articoli di legge che prevedono occupazioni alternative per persone invalide / disabili (L. 12 marzo 1999, n. 68 - "Norme per il diritto al lavoro dei disabili");Sono anch’essi esseri umani, scusate se può sembrar strano, ma in un sistema sociale democratico fenomeni del genere semplicemente non dovrebbero apparire per lecita coerenza di fatto, eppure forse per negligenza o eccessiva indulgenza, troviamo ad assistere, come spettatori disinteressati sintantochè il fattaccio non tocchi noi direttamente, e al giorno d’oggi non è da escludere…Senza tirare in ballo il fattore anticostituzionale dell’esempio, e sorvolando sull’interesse (disumano) prettamente lucrativo degli enti, la comunicazione vuole solamente sensibilizzare quante più persone ritengano inadeguate le condizioni che vessano coloro che si trovano in difficoltà, come Antonio e Federico. Non è qui richiesto alcun contributo o versamento ma solo un’adesione informale alla causa, affinchè chi di dovere intervenga con quanta più solerzia gli sia concessa.   Nome, età, provincia – niente di più è possibile esprimere il proprio consenso attraverso il commento sul blog (link) o attraverso mail (link).FACCIAMOCI SENTIRE !!!GrazieCollegamenti ad articoli e documenti esterni.