Scrittore Mascherato

Retorica della fuga


Uno dei miei sogni ricorrenti al lavoro è...No dai non pensate male non si tratta di segretarie sotto la scrivania o di altri pensieri strani sulle colleghe; troppo prosaici per i miei gusti certi pensieri.Fuggire, mi metterei sotto un albero all'ombra, uno di quegli alberi che pur tenendoti al fresco ti permette tra le foglie di osservare squarci di cielo e tra le mani una bottiglia o forse due o tre di birra fredda.E li mi fermerei qualche ora fino al momento del pranzo che si sa per noi magutt è circa le 12, 12,15.Un pò mi anima questa retorica della fuga in questo periodo, sono irrequieto, è come se una leggera inquietudine mi aleggiasse intorno come fumo che non riesco a prendere.Chissà perchè mi vengono in mente Marrakech Express e Puerto Escondito.Normalmente una serata con gli amici di sempre mi fa bene in questi casi; provvederò.