Tra chiaro e scuro

Al Club


Venerdì sera. Esco con gli amici. Andiamo al Club, il locale più in della mia città. Di per sè, non ha nulla di così raffinato: è la gente che lo frequenta che si sente e lo rende così cool. Nessuna donna si azzarderebbe mai ad entrare senza trucco, due centimetri di tacco, messa in piega e qualche griffe addosso: chi non ha almeno uno di questi requisiti è meglio rimanga fuori a fumarsi una sigaretta.  Allo sfoggio dell'apparenza, io e i miei amici ogni tanto partecipiamo come infiltrati e osserviamo. C'era anche Fefo con i suoi amici. D'altronde, non ci sono tanti locali nella mia città...Non resta che metterci tutti in tiro ed entrare. Non avevo indosso niente di particolare: cappotto e pantaloni bianchi. Più lei: la mia borsa Cavalli, che compensava il fatto di avere un frangetta orribile e gli occhiali. All'improvviso ecco spuntare tra la folla 6 teste perfettamente pettinate: erano delle mie compagne di liceo. Ragazze simpaticissime, come l'acqua fredda d'inverno.Subito mi vedono: in un attimo mi osservano, mi fanno la radiografia, mi squadrano, squadrano le persone che ho intorno, valutano il mio abbigliamento e commentano tra loro qualcosa. La mia Cavalli non ha più effetto davanti a loro: in quel momento sento tutto il peso dei miei occhiali e della mia brutta frangetta. Torno ad essere la ragazza dietro gli occhiali, con i capelli alla meglio, inadeguata, terribilmente diversa. Mi volto e vedo Fefo che parla con i suoi amici. Mi tranquillizzo: so che davanti ai suoi occhi non mi sentirò mai diversa, ma speciale.