Tra chiaro e scuro

Sogni...


Ho sognato che dovevo obliterare il biglietto di Maily alla stazione di F. "Tranquilla, vado io alla macchinetta!", le dico. Trovo la scatola gialla dei timbri ma poi mi accorgo che il biglietto ha una forma troppo strana per entrare nella fessura...inizio a preoccuparmi, perchč il treno sta per arrivare. Inizio a girare per la stazione: "Magari c'č una scatola gialla anche per timbrare biglietti di questo tipo", penso. Ma come Alice nel Paese delle meraviglie, mi ritrovo a vagare per una stazione totalmente diversa da quella che conosco: ci sono salite, tante scale, cunicoli, fontane in mezzo alle aiuole. "Ma dov'č finito quell'unico corridoio sotterraneo che porta ai binari?". Mi arrampico per le scale, finisco in un tunnel. Esco. E sono a Cesena. O forse Piacenza? Boh, non sono mai stata a Piacenza. Mi chiama Fefo al cellulare e mi dice che lui sta viaggiando in treno con una sua amica. Non so chi. So che mi prende la voglia di saperlo. Mi chiede se sono gelosa. "Ovvio"rispondo. Riattacco. Devo trovare una via per tornare a casa. Ancora, una scena da "io e l'abito da nozze". Mio padre č avvolto da stoffe, pizzi e merletti e tiene sulle mani ago e filo. Mi fa: "Dai, facciamo il tuo abito da nozze". Inizia ad avvolgermi con un telo bianco, mi mette delle stoffe, due specie di cuscini a lato: "servono a far gonfiare la gonna". Mi dice. "Ma cosė sembro un divano!!!"-urlo, mi tolgo tutte le stoffe: "io vestita cosė non mi sposo!"