Tra chiaro e scuro

Ricordi in corriera


Ieri ho preso la corriera per spostarmi in centro, dovevo fare un' intervista. Non avevo voglia di guidare, cercare parcheggio, avere paura di fare danni. Volevo solo tranquillamente scendere sull'arco in pieno pomeriggio, farmi una passaggiata e dirigermi al Comune. Insieme a me, tante ragazzine delle superiori che andavano in centro per incontrare il fidanzatino. Parlavano di versioni, compiti, verifiche, professori: mi sono ricordata, allora, di quando lo facevo anche io. Di quando prendevo la stessa corriera, per vedermi con qualcuno o con qualche amica. Di quando invece alla fermata ero sola e osservavo i ragazzini intorno a me che si sbaciucchiavano mentre io ero pateticamente immersa in una fase di autocommiserazione in cui mi chiedevo : "perchè io non ho il ragazzo???". Mi sono ricordata dei pomeriggi a passeggio per il corso con le amiche, tutte a braccietto, facevamo lunghe catene. Delle corse per riprendere la corriera alle 7 e mezza e tornare a casa. Di come mi sentivo rinascere nei week end dopo una settimana di scuola, passata a studiare e a sentirmi brutta e inadeguata.
Non so perchè questo lungo film di ricordi, nostalgico ma in fondo piacevole: sarà perchè ho finito questo primo quarto di secolo, forse il più bello della mia vita, in cui ho consciuto persone e vissuto tante esperienze, le prime esperienze. Ora trascorro pomeriggi interi al pc senza rendermi conto che fuori tutto è rimasto come sempre: le ragazzine sulla corriera, le versioni, le passeggiate per il corso con le amiche. Certo, dieci anni fa non si usava ancora copiare le versioni su Internet e la Gelmini non ti comunicava la seconda prova su You Tube. Però, certe situazioni rimangono identiche. Solo che non sono più io a viverle, ormai sto scrivendo il mio primo capitolo da adulta.