Tra chiaro e scuro

Un'estate fa


Nelle mani, un bicchierino di plastica pieno di vodka alla menta. Mi domandavo se mi sarebbe servito o se fosse uno dei miei soliti gesti patetici. Non mi importava. Quella sera volevo solo beverci su, insieme ai miei amici.Avevo i capelli scalati, lunghi. Maglia rossa. Fornarine nere. Più magra rispetto ad oggi. Triste. Non dimenticherò mai quella che ero. Una ragazza fragile, sognatrice, patetica nel senso più innocente.L'immagine di me, seduta sulla panchina dei giardini, con la vodka verde in mano, è una delle più impresse nella mia memoria. La mia adolescenza, fatta di alti e bassi, di si e no, di bella e brutta, simpatica e antipatica. Divisa in due persone. Alla ricerca della vera me, in quel bicchiere. Delusa e spensierata. Incosciente e consapevole. Volevo essere speciale e allo stesso tempo omologarmi.Infine, bevvi. Fino a ridere come una sciocca. Una sciocca patetica. Insicura ma con la speranza di poter brillare. Volevo annebbiarmi ma non ci riuscivo. Volevo cancellare quello che non mi piaceva di me ma senza portar via tutto.Ma ogni cosa sarebbe andata al suo posto. Bastava semplicemente aspettare. Pazientemente. Niente più vodka. Non avrebbe risolto niente. Magari lacrime. Per far uscire la vera me.