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Sulla sindrome del viaggiatore (prima parte)


Ho una convinzione assoluta. Qui in aeroporto c' è qualcosa nell’ aria. E non mi riferisco all’ ascella di nessuno e nemmeno all’ottimo prosciutto di Parma del negozio. Mi riferisco a quella molecola nell’ aria che rende  tutti decisamente più agitati.Credo si posizioni ( la molecola ) tipo zanzara sulla tenda. Attende l' ingresso e si lancia a bomba su chiunque decida di varcare la soglia dell’ aeroporto.La chiameremo, sindrome del viaggiatore.La sindrome del viaggiatore è quella cosa che solitamente prende alla vigilia di un viaggio, di lavoro o piacere che sia.Rende le persone insolitamente agitate, nervose, ansiolitiche e anche la domanda più banale può avere risvolti drammatici. 'Scusi!!!! Da dove si esce!!!!' chiede la passeggera trainata da un mare di altri passeggeri che si stanno dirigendo all’uscita, distanza 2 metri.Spalanco le braccia e le auguro buona fortuna per la vita. Tutto ciò che è normale in aeroporto si amplifica, per utilizzare una frase che ultimamente va molto di moda. Con due persone in fila quello dietro si lamenta per la fila interminabile; magari il giorno prima alla coop ha preso il numero 45 per comprare il pane, e stavano servendo il -2, ma non ha fatto una piega.Anzi, al suo turno aveva pure fatto passare una vecchietta che s era persa il suo tempo fra i surgelati. Mancano due ore alla partenza del volo, ma stufo di aspettare (sono passati 60 secondi) si fa avanti e allunga il collo per vedere cosa si stia facendo, convinto, chessò, di sorprenderci durante una partita a carte.E dice a quello davanti a lui:'Scusi mi fa passare? sa, devo prendere un aereo'Ma dai. Io non  l avrei mica detto. Pensavo fossi qui per chiedere un originale della piantina catastale della tua mansarda. O per ritirare la roba lavata e stirata. Poi finalmente arriva il suo turno. 'Si mi chiamo Rossi. Devo pagare un eccesso di bagaglio ma non sono d accordo. Io al momento della prenotazione che ha fatto mia moglie le avevo detto di mettere dei kili in più. Se poi voi non l avete fatto non è colpa mia, ma vostra. Quindi io ora non pago (dice, carta di credito in mano).' 'Va bene signore, torni al check-in e faccia la sua lamentela o tolga i kili in più'.'Ormai sono qui e pago, ma siete tutti dei ladri''Va bene signore, con quale compagnia viaggia?''........''Ah, deve rivolgersi alla biglietteria a fianco ''Non poteva dirmelo prima?''.....' Alla biglietteria a fianco, in fila si sente una voce:'Scusi mi fa passare? Sa, devo prendere un aereo'.....