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come sei tu, io ti vedo


Ti ho dato le chiavi mie come tu hai dato a me le tue: per poterci salvare. eppure non ha funzionato. Mi hai dato le chiavi delle porte che volevi venissero aperte e di quelle che temevi venissero aperte. E io l'ho capito e queste ultime le ho rispettate. Ma fino ad un certo punto, e proprio a quello... ci ho solo dato una sbirciatina, ma la lezione è sufficiente, le parole anagrammate e in codice le ho interpretate, veloce, direi, come sempre.Tu hai le chiavi mie, perchè dici di conoscermi, ma non sai che nel frattempo le ho usurate nella tua toppa e sono divenute della sua forma speculare. Le mie chiavi originarie, quindi, non esistono più se non nelle tue mani; e tu, ora, non riesci più ad entrare.Non dannarti, non è colpa del tuo piano di nuovo fallito, ma è merito della mia intelligenza che ha trionfato. Sola, ma ha trionfato.Non so cosa farò di te, mi rimangono pochi giorni per decidere come recidere questa pianta. Non devo capire nulla, solo sentire; e il dramma è che devo indirizzare, o sento rabbia o non sento niente. Entrambe le cose non mi aiutano ad allontanarti. Non so se sia possibile allontanarti, non ho ancora misurato la profondità delle radici TUE. Dipende da te, quindi?Ottima domanda. Devo arrivare a te senza domande. Esaurita. Devo sostituirti immediatamente e con merce di ottima qualità.Mi spiace, ho imparato. Da te. Tu mi punisci con la materialità che non dipende da te, io faccio altrettanto ma almeno me la prendo.e non lo saprai mai.come io non saprò mai tutte le fiche che ti sei preso per arrivare alla noia. Quella noia che non ti basta mai.Tu sei malato, tu stai male, non riesci a farti amare, dici che vuoi solo amare?Allora non mi interessa.