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Settete


Ho fatto il salto, lungo. Mi ci sono voluti sette anni, tra svenamenti, buchi energetici, attacchi di derealizzazione e depersonalizzazione, sindromi di Stoccolma, macelli, sanguinamenti e perdite continue senza rimpiazzo.Sette anni e ancora lo sogno, ogni notte, in questo letto che non è il suo. E forse non ancora il mio. Si fa strada nei momenti in cui sono serena, quelli in cui lui quando torna e si mette a letto, mi abbraccia. Non sono più capace di essere abbracciata, resisto pochi minuti e poi mi giro e sogno lui. La patologia è subdola.Sette anni e non provo rancore ma dovrei. Lo devo trovare e utilizzarlo. Lo devo aver cacciato sotto, molto sotto, stava finendomi e non ho avuto scelta.Ora è innocuo, ma sono troppo stanca per volerlo tirare fuori. Ma devo.Mi devo incazzare e dosare l'energia.He ho accumulata per sette anni.Sette lunghi anni.