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Noia

Ma quanto ci mette un periodo di dieci anni a passare? Non ci mette dieci anni.

Ho capito che non sono annientata ma solo annoiata. Il concetto di noia è un concetto interessante.

creazione step 1

Mi faccio male?

Mi farò peggio.

Devo sopportare per me stessa

Devo orientarmi su me stessa.

Devo auto e basta.

Modellarmi sul mio minimo, calcolare senza pensarci troppo, esercitarmi continuamente e respirare.

Mai abbassare la guardia.

Pretendere, imporre e farmi i cazzi miei sempre

Difendermi ad oltranza.

non tralasciare nessun dettaglio.

transizione

Ho paura di te. Perchè mi stai cambiando mi stai sovvertendo. L'ultima volta che non ho avuto paura l'ho pagata. Mi sento sempre fortunata prima di intraprendere qualsiasi viaggio, ma questa volta ti frego. La fortuna non esiste come la sfortuna. C'è solo il vivere e il morire. Tutto il resto che ci sta in mezzo mi dovrà e mi sta attraversando.

Brindo e finisco di pensare butto alle ortiche il passato e l'esperienza

A cosa mi serve l'esperienza?

Il mio cuore è alle ortiche, ci hanno pisciato sopra tutti, non lo riconosco.

Porti sicuri sono stati presi e messi al rogo.

Non ho più niente. sono me.

Dimmi quando

quando morirai?

sogno un incidente stradale e un uomo che non può più camminare, in ospedale a vegetare.

Sogno questo e ho il coraggio di dirmelo ad alta voce.

Ho il coraggio che pensi io non abbia.

Ho un coraggio che voi nemmeno lo immaginate, voi ipocriti che vivete all'ombra di falsità sicure, di religioni rassicuranti, di sensi di colpa proiettati sull'altro e sgravamenti di pesi di coscienza.

La mia pesa una quintalata e me la porto tutta, che io stia bene o che stia male.

Desidero la tua morte. E' il pensiero più liberatorio che abbia mai espresso in vita mia.

Dialogo con lei

Ecco non so se sia l'ennesimo tentativo di fuga da Alcatraz, non vorrei lo fosse, sono talmente stanca. Parlare alla me piccola forse è la via d'uscita, ascoltare solo quello che lei ha da dirmi e far leva solamente sulle sue di forze, che forse sono quelle reali. Lei mi dice che non vuole andare perchè lo so, non conosce altro e se conosce altro è quello di panico e buio da sola, rinchiusa in uno sgabuzzino delle scope e sensi di colpa. Che ha fatto? Ne è uscita percorrendo l'unica via che le è parsa sicura e soprattutto quella percorribile, forse perchè appena battuta. Non la biasimo, forse rifarei la stessa cosa, anzi senza forse.

Le ho chiesto oggi se ti aspetterebbe, una volta andata via da qui. Lei mi ha risposto di no. Questo lo devo accettare. Non ti aspetterebbe, ti è chiaro? Questo significa che io ti aspetterei a discapito di quello che mi dice lei e prima o poi lo pagherei, perchè è lei a tenere il bilancio. Ed io senza quello non vivo. Poi anche tu hai da prendere delle decisioni, vedi tu, mi dice lei di dirti. Senza rancore.

Le ho chiesto se vuole andare, certo che no mi ha risposto, ma si è messa a piagnucolare, perchè non vuole nemmeno restare. In questo è capricciosa come un bambino capriccioso, ma noi sappiamo che i bambini capricciosi non esistono e a me va di prenderla per mano e capire perchè fa così. Logico, è presa tra due fuochi, quello che io chiamerei doppio legame, double bind, le viene detta una cosa e le si dimostra il contrario, una carezza e uno schiaffo. Non è capace di decidere perchè è nel momento della carezza. Lasciamo perdere i giochi o non giochi, bisogna che ne prescinda, e che badi a lei e basta. Allora le pongo delle ipotesi: se tu potessi avere le tue cosine "adopero", come le chiamavi da piccola, ti sentiresti meglio e te la caveresti da sola? Lei mi risponde che vuole la mamma. Una risposta a lei però la devo dare pure io: io sono la tua mamma, ti senti sicura con me? Lei dice di si. Perchè negli ultimi tempi sono stata mamma di molte persone e me la sono cavata bene. Pure con me stessa. Questo è un buon perchè dopo il perchè che la tua mamma è morta. Uh, sono rude soprattutto con me stessa, ma su questo come faccio a non esserlo? La tua mamma però ti è sempre vicina e lo sai perchè passa a trovarti, ti asciuga le lacrime e ti dice di andare...tu che hai le tue gambe.

Ora, ce la farei a cavarmela per sempre così senza cadere così in giù e più giù ancora? Cadrò ancora e forse peggio e se non mi rialzo pazienza, chiedo aiuto e se nessuno mi aiuta, morirò, così raggiungo la mamma. Ma se ce la facessi?