Secret Pleasure

Post N° 89


Percorro con la punta delle dita la figura esile della mia dolce speranza di rivederti, mi soffermo sulle increspature di luce che delineano impietosamente bordi taglienti,baratri in cui scivolano parole mai dette,frasi appena accennate, che si compenetrano, si fondono, creando vortici impetuosi nella mia mente....distruttivi....spasmodici...come urlagitane che non accennano ad arrestarsi. Esito, rimanendo in un fermo immagine temporaneo, indecisa sulla cosa giusta da fare. Percepisco il mio corpo freddo e distante di bamboladi porcellana,impigliato nella trama dei tuoi pensieri, domando all' immagine riflessa nello specchio se e' realmente questa la tragica fine delle mie emozioni. Avanza su strade lastricatedi sublimi intenzioni e buoni propositi la consapevolezza che non riucirai mai a provare cio' che sento scuotermi da dentro, gli angoli delle tue emozioni non combaceranno mai con le mie.Vorrei farti leggere queste frasi, farti entrare dentro di me senza esitare aprendo le gambe il piu possibile,annulando ogni mia difesa,ogni riflesso d orgoglio che ancora riluce dai frammentidella mia essenza. Ma credo, che i miei sublimi voli pindarici di zucchero filato abbiano bruciato le loro ali contro un sole troppo cattivo,troppo crudele,troppo reale. Non si puo' truccarecon una patetica ilarita' gli angoli tristi della bocca di un clown, non si puo' forzare il sole del mattino a nascere, non si puo' forzare qualcosa che non c'e' ad esistere. Ma ti assicuropiccolo, che c'e' del sangue che pulsa  sotto la mia pelle di ceramica, cosi furiosamente da togliere il respiro. Sono scivolata languidamente nell' acqua calda,tra quella braccia sicure e liquide che premevano contro il mio seno. Non riuscivo piu' a respirare,ho avuto paura, mi sono abbracciata e ho cercato di dormire pur non piacendomi troppo. Il rimmel che segnavai miei occhi cantava delle mie insicurezze,del mio cuore che rallentava al ritmo di quella sublime poesia beat,di ansie e di dolori colorati di jazz, di chi e' capace di vivere senza di me,di chi riesce a non annientare le proprie forze in NIENTE. Mi prendo cura dei frammenti di luce che ricoprono i miei sogni, pur detestandomi fino all' ultima particella che compone il mio essere,maci sono fasi,momenti,poi si cambia,si migliora si torna a sorridere...Si tenta di uscirne vivi in qualche modo. Annientati,distrutti,feriti,ma vivi. Perche' il rischio che si cela dietrol angolo e' sempre quello...morire per troppo amore negato,astinenza da gioia,overdose d silenzio. Tranquillo,faro' qualsiasi cosa per togliermi questi pensieri dalla testa....potrei impararea suonare qualcosa....decidermi ad aprire un libro di mate....prendere finalmente appunti durante quelle tediose lezioni invece di scrivere ossesionatamente "billie joe mi ti farei"su ogni superfice liscia che mi capiti a tiro...Faro' qualsiasi cosa che renda fluorescenti i segni del mio passaggio, le rasoiate con cui ogni giorno anestetizzo i miei occhi....Perche' io cisono esisto in quanto persona...Il mio viso le mie gambe le mie mani il mio seno sono solo involucri che racchiudono l' embrione del mio essere. Non sono un numero in un catalogo,non sonoun beep sul cellulare, non sono niente che si possa classificare. Potrei anche far sesso con te domani...ma cosa mi resterebbe...Non ti sento piu mio, anzi non ti sento e basta. Ho gia scelto in passato di essere portata a letto e salutata con un bacio sulla fronte. HO SCELTO. Ora non ho scelto niente,subisco e basta, mi illudo che sia un modo per tenerti vicino.E' anche colpa mia lo so....detesto la mia troppa disponibilita' dettata dal mio spudorato bisogno d amore, detesto il mio non saper dire di no quando dovrei.....In qualsasi modo cerco di comportarmi ricevo un altra lettera scarlatta, un altra etichetta negativa.Il silenzio e' piu eloquente di mille discorsi...ho capito alla xfezione che non c'e' molto altro da aspettarsi da te...non c'e' stato bisogno di prendermi le mani abbassare lo sguardoe pronunciare parole lontane fredde distanti come un brusio di cui non si conosce la provenienza che arriva distrattamente a far sanguinare il cervello.Solo un silenzio, interotto da un mio sms sul tuo cellulare.Cucirei volentieri i miei occhi con del filo spinato se solo  riuscisse a risparmiarmi tutto questo....accetterei volentieri quel sangue che cola sulla punta della mia lingua se servissead allontare questa consapevolezza....Mi resta solo di fare un ultima scelta...percorrere quelle increspature taglienti come lame affilate ed andare avanti,o accettare questa consapevolezza che sento nascermi dentro...prenderne atto....e far smettere queste urla gitane.Cosa faccio piccolo?