Secret Pleasure

Post N° 6


La stanza foderata di velluto blu profumava di essenze esotiche. Stampe cinesi erano fissate ai muri e davano un tocco di originalita' dal sapore lontano.Un piccolo paradiso etnico in piena Londra. Lei adagiata sul divano, gli occhi socchiusi, le labbra semiaperte in quello che sembrava l'accenno di un sorriso.I suoi capelli biondi lunghissimi che ricadevano sulle sue spalle e come una cascata proseguivano impetuosi sempre piu' giu coprendo languidamente i suoi capezzoli turgidi che spiccavano sul suo seno appena accenato. L' incarnato bianchissimo, quel corpo cosi fragile ma nello stesso tempo cosi affascinante. Una dea metropolitana. Paul percorreva con gli occhi ogni minima forma di Charlene, non vi era angolo del suo corpo che a lui fosse ignota. Eri davanti a lui. Nuda.In quegli attimi Paul dimenticava il quadro, dimenticava il distacco professionale.Gli piaceva immaginare che Charlene fosse distesa sul quel divano unicamente per lui, una donna ricolma di desiderio le cui carni bramavano per essere soddisfatte.La scrutava attentamente e quasi gli pareva di intravedere un rivolo biancastro che scaturiva dalla sua parte intima. Bastava quel pensiero affinche' la sua mente potesse disconnettersi dalla realta'. Sentiva il cuore scoppiargli nel petto, e l' eccitazione aumentargli nei pantaloni. Avrebbe voluto posare quel pennello, spogliarsi e saziare la sete di sesso di quella creatura elfica e selvaggia. Un contrasto seducente. Isuoi occhi di un verde cosi intenso che neanche Paul che esercitava la professione di pittore da molto tempo era riuscito a riprodurre nei suoi quadri.Non vi erano parole per descrivere il suo fascino, non vi erano colori per fissare la sua bellezza sulla tela. Maliziosa inumidiva le labbra, facendo ricadere sottili rivoli di calda saliva sul suo seno.Paul cercava a stento di trattersi, ma sapeva che il gioco sensuale della dea metropolitana nn sarebbe terminato li.Allora decise di smettere di opporre resistenza e di lasciarsi travolgere dall' impetuosa corrente erotica che quella meravigliosa creatura emanava dai suoi languidi occhi.Si avvicino' a lei e sfioro' il profilo delle sue labbra ancora umide. Senti sulle pelle il calore bagnato della sua lingua che assecondava i movimenti delle sue dita.In quel momento sparirono i suoi dubbi le sue incertezze tutto quello in cui aveva creduto in quel momento si era dissolto come un sogno alle prime luci dell' alba.Adesso tutto aveva perso peso, consistenza assumendo i contorni elfici dell' irrealta'.Esisteva solo quella stanza foderata di pregiato broccato blu, un uomo una donna un irrefrenabile voglia di sentirsi di toccarsi di viversi.Una musica triste e dolcissima veniva da lontano, prendendo vita dalle abili mani di un musicista jazz.Note che odoravano del fumo dei sigari dei boss seduti in ultima fila, degli strass delle soubrette e aveva lo stesso sfavillante luccichio dell' insegna del Paradise night club, cosi alta e cosi sola.La dea metropolitana si alzo, nuda, mi mise davanti a Paul, e languidamente guido' le sue mani sul suo corpo.Quel corpo di donna sembrava uno straordinario strumento musicale, che gemeva, pulsava, sotto l' abile tocco di Paul.Lei si piego', e raggiunse con le sue labbra la bocca di lui, scese sempre di piu fino a quando.....