Secret Pleasure

Post N° 60


Vorrei ritrovare un giorno quella ragazzina seduta sull' asfalto davanti a scuola con i capelli lunghi sugli occhi nascondendo il volto con le mani bagnate di lacrime qualcosa e' andato male Si trova in bilico sul margine dell'autodistruzione era tutto cosi prevedibile nei tabulati del destino Ingenua nella sua adorabile falsita' quotidiana vorrei sorprenderla mentre costruisce quei suoi deliziosi voli pindarici di zucchero filato con le labbra socchiuse volando al di sopra delle sue crisi epilettiche con quelle sfacciate ali di cera Vorrei delineare il profilo delle sue morbide curve adolescenziali seguendo la mappa tracciata da mani i cui contorni sono divenuti evanescenti Toglierle quel senso di vuoto che impedisce ai suoi pensieri di confluire veloci imprimendo appena sotto i cerchi d'aria tracciati dal suo respiro l' illusione di qualcosa che possa appartenerle per sempre. Vorrei scostarle dolcemente i vestiti che danzano leggeri scoprendo a ogni battito del suo cuore porzioni di pelle bianca in cui sono naufragati milioni di intrepidi viaggiatori Vorrei serrare forte le mie labbra l'odore di quella pelle farlo roteare nella mia bocca discindendolo in mille colorate sfumature Vorrei coglierla nel momento sublime velato dai toni chiaroscurali di un crepuscolo appena accenato quando il suo piacere raggiunge l' apice giunge al culmine e si frantuma in piccoli deliziosi ansimi che restano imprigionati tra le lenzuola di questo letto Vorrei ritrovare un giorno quella ragazzina che si sentiva sempre fuori luogo una nota di colore diversa in un quadro maldestramente progettato Vorrei attenuare il colore intenso del suo mascara che disegna versi di una malinconia poesia beat sulle sue guancie Vorrei dolcemente proteggerla mentre singhiozza rannicchiata in un angolo del bagno di un grande magazzino come un uccellino caduto fuori dal suo nido senza piu' appigli a cui aggrapparsi senza piu' certezze di cui pateticamente ubriacarsi Vorrei trattenere stretto tra le mie mani quel suo senso feroce di inadeguatezza che preme senza lasciarla respirare come la linea accentuata dei suoi zigomi dopo quattro giorni di digiuno. Vorrei timidamente baciare le sue labbra mentre sbatte forte quella porta gettando a terra tutti i suoi libri quelle pagine sottolineate in cui aveva scritto anche di lui. Vorrei un giorno ritrovare quella ragazzina stringerla forte contro il mio corpo Rassicurarla, dicendole che ormai tutto e' finito che i giorni sono passati che lui e' passato che tutto ora andra' bene Sorriderle mentre percepisco il tremare del suo corpo diminure