Segreti e bugie.

TIGRATA.


Lei era molto appariscente. Non esattamente il tipo di donna che mi avrebbe fatto voltate, grandi tette, grandi labbra, zigomi sporgenti, tacco...Andammo a bere in un bar vicino al mio ufficio, non avevo mai incontrato in una posizione così scoperta, ma era estate, la città deserta, caldo, desiderio. Io ero di fretta, lei era di fretta. Bevemmo una cosa guardandoci, lei era quasi pornografica ma era anche guardinga.Ci perdemmo di vista per l'estate.Ad ottobre ci risentimmo ed andammo a bere del buon vino in un bar all'aperto.Dopo il bar mi portò da lei, il suo appartamento era triste, la cosa che mi colpì, mentre si spogliava fu che indossava slip e reggiseno trigrati, un vero reperto da Pornoshop.Ci vedemmo con una certa regolarità, e con modalità simili. Io la raggiungevo a casa sua, lei si faceva trovare con una vestaglia cinese e con i suoi tacchi.Lo facevamo voracemente, spesso in piedi, e poi, velocemente me ne andavo.Una notte, notte fonda, quasi mattina le mandai un messaggio "Passo?", lei mi rispose "Si". Lo facemmo in cucina, in piedi, guardando i tetti del palazzo di fronte e le rare auto di passaggio.Epilogo: Lei cambiò lavoro e trovò un uomo. Io ne fui sollevato, odio la monotonia.