La TV secondo me

Dedicato al cast tecnico di " Non smettere di sognare"


Quanto lavoro c'è dietro ad una fiction?Molto, davvero molto. Ve lo posso assicurare.Mercoledì andrà in onda la prima puntata di "Non smettere di sognare" (Canale5, ore 21,10) e nell'attesa di capire se il lavoro di centinaia di persone e di almeno 6 mesi di lavorazione, senza contare i mesi di ideazione, ovvero il periodo in cui si riuniscono i gruppi di scrittura, saranno valsi a qualcosa, vorrei, con queste poche righe, ricordare tutti coloro che hanno lavorato all'interno di questo progetto.Non parlo solo degli attori, che certo hanno dimostrato un impegno encomiabile e che sebbene siano coloro che più altri si giocano "la faccia" e la carriera, saranno anche quelli più gratificati, in caso di successo. Il brillante Roberto Farnesi, che ha una vena comica davvero inutilizzata, la professionale Giuliana De Sio, Rodolfo Corsato, la simpatica Sara D'Amario, il cortese e affascinante Luca Ward si possono definire come "già arrivati", perchè hanno un seguito di pubblico già consolidato, hanno interpretato numerosi film e fiction ed hanno una carriera già avviata, ma attori come Katy Saunders, che ha dismostrato un impegno ed una abnegazione davvero ammirevole durante i 4 mesi di girato e il "cervellotico" Simon Grechi che tante volte si è giustamente interrogato sulla natura del suo personaggio cercando di dare vita, al meglio, al carattere più complesso dell'intera fiction. E Iacopo Sarno, al primo ruolo per un pubblico adulto, o Alessandro Pess, deciso a ricoprire finalemente una parte importante e centrale. Le pressoché sconosciute, ma ricche di talento, Lidia Schillaci e Linda Messerklinger, Michele Tortorici, Salvo Vinci, la determinata Chiara Chiti, decisa e testarda almeno quanto il suo personaggio, la dolce Alice Bellagamba, per ora nota solo come ballerina di "Amici", l'instancabile Nadia Scherani... tutti loro si giocano una carta imporatante per la loro carriera. Sono molto giovani e agli inizi, perciò un buon esordio significherebbe essere già a metà dell'opera.Ma in una fiction, così comee all'interno di un qualsiasi programma di intrattenimento, non ci sono solo gli attori. C'è molto di più. Ci sono le troupe. In questo caso troupe A e B, e fare parte della B non significava essere meno bravi, ma solo eseguire un lavoro differente. In un progetto di lunga serialità suddividere i compiti e il girato tra due o più troupe è necessario ed essenziale, così se la troupe A, guidata dal regista Roberto Burchielli, si occupava delle scene di ballo in teatro, la troupe B, guidata alternativamente dai registi Gaetano Vaudo, detto anche il perfezionista per la sua professionalità e necessità recondita di dover sempre girare la scena al meglio, e Claudio Bozzattello, un mattatore con alle spalle esperienze come "Wild-Oltrenatura" e "RealTV", si occupava di scene meno dinamiche, ma altrettanto importarti.Impossibile dimenticare di citare l'incessante lavoro dell'aiuto regia; Giorgio e Alessandro sono stati le preziose braccia destre di ogni regista, nonché i detentori dei precari rapporti tra la Produzione e il reparto regia. Non si tratta di cinema, ma non per questo fare fiction significa non occuparsi di aspetti essenziali come la fotografia, e qui sono entrati in gioco il preciso Marco Sirignano e l'istrionico Gigi Martinucci. Che dire poi del reparto edizione? Potete anche solo immaginare quanto sia importante il lavoro svolto dalla segretaria di edizione? In molti non sanno neppure che esiste, eppure se non ci fosse non solo bisognerebbe inventarla, ma soprattutto si getterebbero al vento ore e ore di girato. Per quanto mi riguarda, sulla troupe B, il lavoro di Claudia è stato incredibile! Quante volte mi sono stupita di tanta memoria e precisione! Perchè la segretaria di edizione è colei che deve ricordare le posizioni, i gesti, la parole, i raccordi, ma grazie al cielo è aiutata anche dai vari reparti, dai costumi, e qui non posso non ricordare la altrettanta precisione di Raffaella e l'estro di Barbara, al trucco e al parrucco, con Daniela e Federica che si sono dedicate anima e corpo a Katy, e Silvia e Cristina destinate all'ingrato compito di sopportare le sfuriate della De Sio, poi Pier, Leo, Marina, Romana e molti altri ancora. La supervisione del reparto audio è dovuta quanto necessaria. Se Ivan non avesse chiesto il "silenzio" con tanta inistenza, in fase di montaggio, molte belle scene sarebbero state scartate, così come se Fabrizio, col suo boom, non si fosse esibito in curiose acrobazie per evitare che il microfono entrasse nell'inquadratura, allora altrettanti minuti di girato sarebbero stati inutilizzabili. Ma preparare un set, che si tratti di allestire un camerino, un corridoio, la sala prove o il teatro, significa unire le competenze in una sorta di sinergia, entrano in gioco, qui, perciò, le vere e proprie maestranze... elettricisti, gruppisti, operatori, attrezzisti, e nominarli tutti è impossibile, ma sono loro la vera forza, il grande pilasto su cui regge un intero proggetto, perchè puoi organizzare tutto al meglio, ma se manca la serietà e la competenza della "manovalanza", di chi fa la fatica fisica e deve rispettare tempi e desideri, comprendere punti di vista e direttive, montare, smontare, trasportare, accendere, spegnere, procurarsi oggetti, riempire e svuotare bottiglie e bicchieri, osservare che ogni oggetto non cambi la propria posizione tra un ciak e l'altro, senza di loro tutto andrebbe perduto. Sono tanti i personaggi che lavorano nell'anonimato, ma che sono essenziali per la buona riuscita di un lavoro. Cosa per esempio si potrebbe fare senza la scenografia, ovvero il mitico duo composto dalla frizzante Anna e dall'effervescente Gianluca? O senza un figura per molti sconosciuta come il location manager? Andrea Foletti ha visitato, concordato e procurato set davvero incredibili...dalla Villa Reale di  Monza ad una fatiscente casa di via Monferrato a Milano, fino ai moderni loft dalle molteplici stanze di via Lancetti.Ma cosa c'è al di fuori del set? Quali altre figure fanno parte della grande macchina della fiction? La Produzione. Sono numerose figure importanti sotto vari aspetti... dagli organizzatori di produzione: la materna Bibiana Bellini, Cinzia, Giacinta e il brillante Fabrizio Magistri, in prestito da Mediaset Roma, al direttore di produzione: la coriacea Nazarena Initino e Giovanni Puccio, al delegato di produzione, alias Cristina Pacifici, intransigente e dinamica come il suo ruolo esige, fino ad arrivare ai produttori Osvaldo, con la battuta sempre pronta e un unico pensiero fisso che è meglio non approfondire, e Fabrizio, pronto anche a improvvisarsi nel ruolo di comparsa per il bene della fiction. Ma come dimenticare la planner, Paolo Catinella, attenta ad incastrare appuntamenti, esigenze, malattie, di ogni attore per rendere la giornata di girato il più produttivo possibile. E Giorgia che ogni giorno si leggeva le scene da girare e preparava con zelo gli stralci per le giornate successive, Giorgia, che se non avesse avuto una grande esperienza di edizione alle spalle, non avrebbe potuto sostuire Claudia in un momento di necessità rispettando così la tabella di marcia. Poi Gigi, coordinatore di attori (convocazione, spostamenti, prenotazioni) e di hostess. Non quelle sui voli aerei, ma quelle dedicate agli attori. Il lavoro di Federica, Alessia, un'altra Federica e Lucia ha permesso non solo di velocizzare i cambi di scena, ma anche di assicurare ad ogni attore comfort ed attenzione. Si sa, gli attori vanno un po' viziati....Prima che una sceneggiatura venga spogliata, come si dice in gergo (e vi posso assicurare che accade in maniera letterale, perchè sono in pochi a leggerla, ma in molti ad interpretarla come fosse, aihmé, solo una traccia), occorre scriverla. Accordarsi su quanto raccontare, creare i personaggi, i rapporti tra loro, le interazioni, i fatti, i punti di svolta, i luoghi, occorre perciò riunire non solo gli autori (sono stati  quattro gli sceneggiatori di NSDS), ma anche l'editor di rete, ovvero il ponte tra lo scrittore e la rete televisiva, colei, in questo caso, che con la dovuta professionalità e competenza si occupa di salvaguardare le linee editoriali della rete televisiva, ovvero colei che controlla che quanto scritto sia in linea con le preferenze della rete. E qui la dovuta citazione va ad Allegra che, non solo si è occupata del Prima, ma anche del Dopo, visitando più volte i vari set e dimostrando un sincero interesse verso un progetto che ha seguito sin dalla prima riga.Chi rimane ancora?Ma certo! Noi poveri stagisti... io, Lucio, Carolina e Claudio. Si sa quale è il nostro ruolo: portare caffé. Ebbene, devo proprio smentire questo luogo comune, perché io NON ho MAI portato alcun caffé. Sarò stata fortunata, probabilmente grazie anche ai miei tutor, che non solo si sono più volte prodigati nell'insegnarmi quanto più possibile, ma mi hanno  protetto da eventuali ingiustificati sfruttamenti. Il mio è stato uno stage di produzione, ho perciò affiancato più volte gli organizzatori di produzione e accanto a loro ho imparato tutto quello che ora so e soprattutto ho conosciuto un mondo a me, fino ad allora, completamente estraneo.Ora mi auguro che tanto lavoro, tanto impegno, tanta dedizione, non venga spazzata brutalemente via dalla logica dello share, mi auguro che NDSD possa almeno fare un 20,00% di share di ascolto (solo così sarebbe un successo, seppur mediocre), per non rischiare di essere sbattuta su Rete4 o, peggio ancora, su La5. Sono tante le persone che si nascondono dietro ad un progetto di lunga serialità e sarebbe giusto che un successo le premiasse tutte.Incrociamo le dita!