SELVA OSCURA

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Ubaldo Oppi, Donna alla finestra +++ E' curioso, pensava: delle volte la fine della stagione andava a coincidere con la fine delle cose, delle avventure, di fasi della vita.Come declinava il tempo, stemperandosi in tramonti lunghi e aranciati o trattenuto da mattini freddi e azzurrognoli, così volti e cose sbiadivano poco per volta, restavano appesi nella memoria, per poco. O per molto. Conservando intatta una dolcezza che la faceva intenerire anche a distanza di anni, ma restituendo pure il dolore cui erano legati. Questo talvolta vibrava acuto, come una nota fuori spartito, e si disperdeva poi pian piano, lasciandola vuota e stranita.