Senza di Te

Melman


domenica 18 settembrepiove quando mi sveglio.L'acqua lungo la grondaia. Mi faccio da mangiare, ingoio spiccioli di buona domenica. Rabbrividisco. Mi chiami xché vorresti passare e rimanere fino a lunedì mattina, ti dico che sono impegnato. Chiamo B. ho giusto il tempo di farmi la doccia e vestirmi. Sta arrivando.Scendo andiamo al cine. Arriviamo un attimo dopo l'inizio dello spettacolo, faccio i biglietti al self service e per ingannare il tempo per la proiezione successiva, abbiamo 40 min da spendere al bar. Andiamo di Negroni. Se ci verrà fame possiamo sempre andare a cena.Prima di entrare in sala ci prendiamo i nachos col formaggio. Il film non l'ho deciso io, ma sono contento che abbia scelto un cartone animato. Mi fa tenerezza sapere che ha questi gusti. Ridiamo molto, il film è divertente. La giraffa ipocondriaca mi sembri te. Il leone io. Vedo bistecche ovunque.All'uscita del film decidiamo di andare a cena. Parliamo di cucina etnica, di un suo appuntamento in settimana al japo. Optiamo x un cinese, poi mi ricordo che il centro commerciale è aperto e faccio il figo. Andiamo al kaiten. Ha cambiato gestione. Rimane colpito. E' entusiasta del fatto che puo' mangiare tutto. Gli piaceil sushi e lo divora. Mi racconta della sua esperienza col wasabi. Io mi sazio solo a guardarlo.Dopo cena, puntatina a casa. Evito di chiamarti. Non voglio interruzioni. Abbassiamo le tende da sole, sala in penombra e musica dei Marlene. Guarda le riviste sul tavolo da pranzo, l'abbraccio da dietro. Sospira e stringo forte. Cerca la mia bocca.Siamo occhi negli occhi e me lo guardo e riammiro. All'improvviso mi spiazza e mi sorprende. Mi chiede cosa penso quando e cosa voglio. Non rispondo, mi tradisce il battito del cuore, lo sente distintamente, mi tocca il petto, mi batte forte. Più di ogni parola. Mi sussurra che vuole andare di là su letto. Lo porto x mano, si spoglia. Mi spoglio. Ha voglia di star rilassato accanto a me. Solite carezze, soliti abbracci, splendidi baci. Prendo la situazione in pugno. Sono deciso e convinto. Ho il bicipite in fiamme, da manuale non mollo il ritmo. Eseguo le giuste pressioni e gli ordino di rilassarsi. Quando mi dice che ci siamo non posso credere al calore che micola sulla mano, non so quando fermarmi e continuo aspettando che cessino i sussulti. Lo bacio, sorrido. Entro nella rosa degli unici fab 5. E' capitolato. Inizia l'affinità. Forse ci lasciamo travolgere dalle sensazioni di una domenica passata assieme, dalle cose belle che abbiamo fatto, dall'entusiasmo. Vuole dirmi qualcosa, un commento, un'osservazione. Mi chiede se la voglio sapere. Dico di no. In bene o in male preferisco non sapere e che rimanga tutto così. Me lo coccolo un po', lo adatto al mio corpo come un lego, il mio giocattolo. Vuole vedermi x bene, mi alzo e gli rovescio sull'addome glabro.Non facciamo tardi, io aspetto te. Ci lasciamo al solito cancello. Ti chiamo e piove addosso una pioggia fredda. Ti stai organizzando, sei altrove, non verrai. Chissà con chi. Chissà da chi. Devo accettarlo. Stilnox e vado a nanna x non pensarci +.