Caro Babbo Natale,non saprei dire se sono anni che non ti scrivo o se proprio non l'ho mai fatto. Ho iniziato presto a dubitare della tua esistenza, ma spero tu non ti sia offeso, hai visto che non mi è successo solo con te: ho smesso di chiedermi se dio esiste dando per scontato che sia meglio vivere etsi deus non daretur, ho smesso di pensare che esistano le persone buone davvero, ho smesso di credere alle favole e nemmeno ai sogni ho saputo dare poi molta fiducia. Confidando, quindi, che tu possa non essere troppo arrabbiato con me, quest'anno ti scrivo sperando che tu possa soddisfare i miei desideri. Sotto l'albero di Natale (e prometto che il 24 sera mi farò trovare in una casa dove ne esista uno, magari fatto col petrolio, ok, ma con la forma adeguata alla situazione!) vorrei trovare qualcosa che non posso comprare (e non solo perchè il mio bancomat si rifiuta di farsi trovare per la paura di essere usato di nuovo) e che nessuno pare mi possa regalare: vorrei che per un giorno almeno le persone cui tengo mi vedessero come un figlio della terra che soffre e che trema. Non hai capito? C'avrei scommesso, non capisce mai nessuno! Vorrei tanto in regalo 24 ore di debolezza o presunta tale: vorrei che per l'arco di una giornata non ci si aspettasse che io comunque "possa capire" o sia abbastanza forte da affrontare la situazione. Vorrei che qualcuno si preoccupasse di non far soffrire ME.Perchè possa riconoscerlo tra gli altri, nel biglietto puoi mettere qualcosa tipo: "a little piece of care" che magari in inglese non ha un gran senso, ma ne ha per me.Grazie di cuore.E..la fetta di dolce puoi tagliartela da solo, lo spumante lo trovi in frigo (casomai almeno tu avessi un motivo per brindare) e..mi raccomando, richiudi il vetro del camino quando te ne vai, altrimenti mi ucciderai con il fumo che ne esce. SenzalanimaPs e non ti azzardare a dire che non sono stata abbastanza buona quest'anno: sono sicura di avere accumulato almeno un milione di punti e una vita di riserva.
LETTERA A BABBO NATALE
Caro Babbo Natale,non saprei dire se sono anni che non ti scrivo o se proprio non l'ho mai fatto. Ho iniziato presto a dubitare della tua esistenza, ma spero tu non ti sia offeso, hai visto che non mi è successo solo con te: ho smesso di chiedermi se dio esiste dando per scontato che sia meglio vivere etsi deus non daretur, ho smesso di pensare che esistano le persone buone davvero, ho smesso di credere alle favole e nemmeno ai sogni ho saputo dare poi molta fiducia. Confidando, quindi, che tu possa non essere troppo arrabbiato con me, quest'anno ti scrivo sperando che tu possa soddisfare i miei desideri. Sotto l'albero di Natale (e prometto che il 24 sera mi farò trovare in una casa dove ne esista uno, magari fatto col petrolio, ok, ma con la forma adeguata alla situazione!) vorrei trovare qualcosa che non posso comprare (e non solo perchè il mio bancomat si rifiuta di farsi trovare per la paura di essere usato di nuovo) e che nessuno pare mi possa regalare: vorrei che per un giorno almeno le persone cui tengo mi vedessero come un figlio della terra che soffre e che trema. Non hai capito? C'avrei scommesso, non capisce mai nessuno! Vorrei tanto in regalo 24 ore di debolezza o presunta tale: vorrei che per l'arco di una giornata non ci si aspettasse che io comunque "possa capire" o sia abbastanza forte da affrontare la situazione. Vorrei che qualcuno si preoccupasse di non far soffrire ME.Perchè possa riconoscerlo tra gli altri, nel biglietto puoi mettere qualcosa tipo: "a little piece of care" che magari in inglese non ha un gran senso, ma ne ha per me.Grazie di cuore.E..la fetta di dolce puoi tagliartela da solo, lo spumante lo trovi in frigo (casomai almeno tu avessi un motivo per brindare) e..mi raccomando, richiudi il vetro del camino quando te ne vai, altrimenti mi ucciderai con il fumo che ne esce. SenzalanimaPs e non ti azzardare a dire che non sono stata abbastanza buona quest'anno: sono sicura di avere accumulato almeno un milione di punti e una vita di riserva.