Post n°59 pubblicato il 25 Giugno 2007 da senzalanima
Ci sono luoghi che invintano alla riflessione. Alcuni locali/chioschi notturni, in particolar modo. Specie se il tizio che prepara le crepes si muove con gesti tanto limati e faziosi, da ingegnere che sviluppa il progetto di un ponte di cristallo tra due nuvole, mentre invece sta solo facendo a pezzetti la banana da nascondere poi sotto uno strato di nutella. Specie se la cameriera non riesce a contare quante porzioni di patatine deve avere dalla cucina, per limiti obiettivi delle sue capacità di calcolo matematico. Specie se il barista cui chiedi di stapparti leggermente la bottiglia di birra che stai portando via fa volare il tappo sul pavimento e ti sorride a dimostrazione del fatto che non solo non ti ha capito, ma non ha proprio ascoltato quello che hai detto. Specie se ti rendi conto che in macchina insieme a della buona musica e un fresco che fuori è solo una chimera c'è anche altro, un clima che non sai catalogare, che aleggia e ti fa percepire bene che quella situazione non è la tua. Queste riflessioni le ho portate, insieme a tante altre, a casa in macchina con me..
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