Ti sento riposare sulla linguaa rubarmi la congiunzione dei verbi coniarmi le parole pensate in duescontornarmi di sorrisi l’accento graverespirarmi la vita da dove nascee possederla stretta tra i tuoi fianchiTi sento incollata alle mie scapole impazientia farmi tua senza mai dirlosenza avvisare né chiedere scusadella ragione rapita senza riscattoTuo il mieleTuo il saleTue le mie parole e la mia voceMi snodi addosso incensi scarnie gocce che non tolgono la setee sulla pellela calligrafia imperfettadel nostro codice binario. A.M. 2007©