Setoseallegorie

NEL BANGLADESH


Conosciuta anticamente con il nome esotico e fiabesco di Bengala, la zona dell’odierno Bangladesh fu da che si ricordi, e da che le fonti narrano gli eventi e le cronache antiche, terra di scontri tra la popolazione buddista e quella induista per il predominio ed il controllo territoriale. L’escalation di regni, di lotte, di intrighi fu nel XII secolo fermata con la conquista islamica di tutta la zona, che determinò un lungo periodo di pace e stabilità, interrotto qualche secolo più tardi dall’arrivo europeo e dagli sconvolgimenti politici e sociali che ne seguirono. Il regno moghul che vi governò fu solido e duraturo, questo unito alla particolare sensibilità musulmana verso la scienza, le arti ed il commercio arricchì la regione di cultura e di merci provenienti da ogni parte del mondo. Tra il XV ed il XVI secolo i portoghesi iniziarono ad assicurarsi porti e piazzeforti lungo la zona costiera, ma presto ne furono scacciati, tuttavia il vero declino culturale ed economico avvenne solamente con l’arrivo degli inglesi in tarda età moderna. Fino al 1947 il Bangladesh faceva parte dell’India, con la divisione territoriale decisa dai vertici anglosassoni divenne una provincia del Pakistan orientale. Questa situazione di instabilità politica e sociale sfociò nella determinazione all’indipendenza dichiarata nel 1971 per poter mantenere e trasmettere i valori culturali e tradizionali della gran parte della popolazione. Iniziò così una sanguinosa guerra che vide, tra bombardamenti e uccisioni sommarie, e l’intervento dell’India contro il Pakistan in quella che si ricorda come terza guerra indo-pakistana. La richiesta pakistana del cessate il fuoco determinò la fine delle ostilità e la nascita del nuovo stato. Con il riconoscimento dell’indipendenza non si placò, come spesso è accaduto per le nuove entità statali del XX secolo, lo scontro sociale e politico, che in Bangladesh si è trasformato in anni di governi militari e di recriminazioni da parte della popolazione per i minimi diritti umani. (W E B)