Setoseallegorie

LA LEGGENDA DELLE FATE


Pretare è conosciuto nell'Ascolano come il paese delle fate : una leggenda racconta, infatti, come secoli fa in questo luogo sorgeva un paese chiamato Colfiorito (comprendente le due attuali frazioni Pretare e Piedilama) dove regnavano pace e felicità. Distrutto da un'enorme frana provocata dalla cattiva ed invidiosa maga Sibilla, esso tornò a vivere dopo molti anni grazie all'arrivo sul posto di pastori i quali, durante le lunghe notti, ricevevano la visita di bellissime fanciulle coperte da abiti che incarnavano la natura, il fuoco, il bosco, il prato, il vento, la neve, l'acqua.In realtà le ninfe altro non erano che strane creature, al servizio della Sibilla, dalle sembianze femminili ma con orribili piedi di capra che, prima dello spuntar del sole, scappavano via per non rivelare la loro doppia natura. Un giorno un cavaliere dalle origini ignote, col nome di Guerrin Meschino, riuscì a sconfiggere i magici poteri della Sibilla così che le fate, libere dall'incantesimo, poterono sposare i pastori dando così origine al paese di Pretare. Altre due leggende fanno da cornice al paese delle fate: la prima riguarda un episodio avvenuto durante un ballo, quando un montanaro si accorse delle zampe caprine delle fate; il suo silenzio fu comprato con la promessa di fargli trovare una moneta ogni volta che avesse messo le mani in tasca. Nonostante il denaro accumulato fosse legato a quel patto, il pastore non seppe resistere e volle svelare il segreto della sua fortuna: però, dal momento in cui raccontò il fatto, anziché una moneta tirò fuori un pugno di terra... (W E B)