Setoseallegorie

TAGORE


 La poesia d’amore orientale presenta caratteristiche diverse da quelle con le quali la poesia occidentale esprime il sentimento d’amore. Pervasa di leggerezza, di distacco dalla soggettività, di ritualità ripetuta, evoca i vari momenti della vita nella visione spirituale che fonde sacro e profano, spirito e carne, Dio e uomo. Mistico, saggio, veggente, per il poeta orientale l’Amore coinvolge tutto l’essere umano ponendolo in relazione a Dio. Amore non solo  come   sentimento, quindi, ma realtà completa di tutto l’uomo che, permeandolo e avvolgendolo, lo supera e lo trasporta oltre ogni barriera tra l’umano e  il divino, in una fusione intensa eppur sottile, energia che muove il cosmo. Perciò si può ben comprendere come Tagore,  il grande maestro bengalese, veda nel rapporto Amato-Amante la più completa esperienza di realizzazione dell’uomo. Esperienza che, anche nel momento più buio di tale rapporto, come l’abbandono, la perdita che nulla può colmare,  nella sua poesia viene illuminata dalla visione di fede. Il dolore nella sua vita - Nella casa del poeta a Jorasanko era vissuta sin dall’età di otto anni, secondo il costume indiano per le spose, Kadambari, la cognata, donna di grande cultura e bellezza. Gli era cresciuta vicino ed era la sua compagna di giochi. Si suicidò quando il poeta, obbedendo all’imposizione del padre, accettò di trasferirsi in un’altra abitazione. Gesto disperato e provocatorio, del tutto incomprensibile per la mentalità e la religiosità induista. Per tutta la vita il poeta porterà il dolore e il  rimpianto di questa perdita, sentendosene responsabile.                           L’amatissima moglie Mrnalini, pazientemente gli rimane accanto con semplicità  donandogli cinque figli. Muore a ventinove anni. Una serie di lutti da questo momento segna profondamente l’esistenza del grande sognatore: muoiono due figli piccoli, il padre ed il segretario,   amato   come    un    familiare. Dalla personale esperienza d’amore e di dolore Tagore lascia sgorgare le stupende liriche che hanno nutrito la mente ed il cuore di generazioni di lettori, anche occidentali.Leggendo le poesie di Tagore si trovano continui riferimenti alla cultura, alle tradizioni ed ai costumi orientali, particolarmente indiani. Nelle sue poesie si “odono” tintinnare i braccialetti, si “vedono” le donne attingere acqua al pozzo e il viandante stanco ed assetato venire sulla strada   polverosa. In una sinfonia di immagini ecco le tartarughe scaldarsi al sole sulla spiaggia, alberi dai nomi esotici, fiori intrecciati a formare ghirlande posti al collo dell’ospite gradito e desiderato; gli elementi naturali, come le  onde del  mare e la luce lunare, accarezzare l’essere amato… Si “vivono” i momenti di tempo sospeso in attesa del monsone o in ascolto delle voci della natura e del cuore mentre si sta appoggiati all’uscio di casa. Piccoli grandi momenti della vita quotidiana… soffusi di armonia nella poesia intensamente appassionata eppur così delicata di Rabindranath Tagore.     (W E B)