Setoseallegorie

SUGGESTIONE


Chi di noi non ha trascorso nell’infanzia o nell’adolescenza quella tipica serata, sovente estiva, in cui, magari attorno ad un labile fuoco, si ascoltano le descrizioni terrifiche di storie di fantasmi o vampiri o di zombies? Pian piano lo statoemotivo dei presenti muta, dallo scherzo si passa ad un’atmosfera tetra, le ombre si animano, e gli astanti vengono invasi da sensazioni perturbanti che li riempiono di paura.E’ questo uno degli esempi più frequenti e banali di suggestione.  “La suggestionabilità, è l’attitudine del cervello a ricevere o evocare idee e la sua tendenza a realizzarle, a trasformarle in atti”.  Bernheim ritiene che ogni idea suggerita tenda a diventare un atto seguendo la legge dell’ideodinamismo. Peluffo precisa che “...la suggestione si trasforma in associazione, l’associazione in idea e l’idea in atto e così via. Qualora l’atto non esaurisca l’energia il processo gira su se stesso, si sposta, si condensa finché non trova uno sbocco compromissorio che può essere il sintomo nevrotico (...) E’ anche evidente che l’idea diventa emozione per mezzo delle catene associative. Basta vedere il viso degli spettatori di fronte alle vicende più o meno drammatiche che si svolgono sullo schermo. L’idea, tramite le catene associative, anche organiche, diventa atto organico” E’ noto a tutti come il rapporto medico-paziente sia il luogo privilegiato di profondi fenomeni transferali (proiezione sullo schermo costituito dalla persona del medico dei vissuti personali inconsci e preconsci) e come tale relazione sia profondamente influenzata da fenomeni suggestivi. L’esistenza del fenomeno placebo ne é uno dei fenomeni più eclatanti.(W E B)