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VERSO MAGICO DELL'AMORE


Nel mormorìo di luci affievolite sul morire del giorno le mani stanche in un lieve volteggio di polsi non distinguono l’entità del vuoto un vuoto abbarbicato su trame di silenzio non ha didascalie solo lascia trapelare grumi inascoltati d’un vociare sempre presente sulla scena della vita seduce la teatralità di quell’impronta dai toni esuberanti cui l’anima non ha saputo negare la parte migliore di sé quella vulnerabile e recondita sempre in bilico sull’asse d’orizzonte pronta a dar sagoma perfetta a saggi d’immaturità avvenenti solo per cogliere il verso magico dell’amore Silvia De Angelis tutti i diritti riservati   febbraio 2012