Setoseallegorie

L'IMMAGINAZIONE


I) Quando gli stimoli vengono a mancare, quando i ricettori sensoriali non trasmettono più la presenza dell'oggetto (cioè non ci danno alcuna sensazione), la percezione non scompare, ma permane sotto forma di immaginazione (o rappresentazione). Infatti, a differenza delle senso-percezioni, le immagini non sono legate alle vie sensoriali. Ad es. se ci troviamo al buio, l'oscurità ci impedisce di avere senso-percezioni visive per l'assenza degli stimoli, ma non c'impedisce di avere "immagini visive". Le immagini sono "quadri mentali" che rappresentano ciò che sopravvive delle percezioni nella nostra psiche.II) Non esistono immagini che non si colleghino, in qualche modo, all'esperienza percettiva o sensoriale (ad es. non possiamo immaginare un suono o un colore mai percepiti. Possiamo immaginarci un "ippogrifo", ma solo perché abbiamo già percepito animali che volano e cavalli).III) Le immagini non si identificano né con le percezioni né con le sensazioni. La percezione è intensa, nitida, perché comporta la presenza fisica dell'oggetto ed è quindi legata al tempo e allo spazio; l'immaginazione invece è debole, confusa, imprecisa, modificabile a nostro piacimento, libera da vincoli sensoriali e quindi molto più flessibile. Di un oggetto possiamo avere numerose senso-percezioni, ma avremo sempre una sola immagine (globale) con caratteristiche proprie, più o meno fedeli ai particolari.IV) Le percezioni hanno una causa fisica che risiede nello stimolo, sempre esterno al sistema nervoso o al cervello, per cui le cose percepite sono accompagnate dalla convinzione della loro esistenza. Le immagini invece hanno una causa mnemonica, nel senso che esse subentrano quando le percezioni scompaiono e non hanno bisogno, per sussistere, di una fedeltà alla realtà. Le immagini non sono che ricordi o fantasie, più o meno rielaborate, di precedenti esperienze. Se confondiamo le immagini con le percezioni (cioè i desideri con la realtà) cadiamo nel fenomeno delle allucinazioni.(WEB)