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ORO, INCENSO E MIRRA PREZIOSI NELL'ALIMENTAZIONE


Forse non tutti sanno che l’oro non è solo un preziosissimo metallo, ma è anche un ingrediente alimentare e per di più possiede numerose proprietà terapeutiche.Attualmente, preparati a base di oro sono ampliamente utilizzati in cucina per impreziosire torte o piatti sfiziosi; in odontoiatria l’oro viene utilizzato per otturazioni e ponti; in campo medico per molte pratiche diagnostiche e, nella sua forma colloidale (in sospensione in un fluido), anche per la cura di malattie.Tuttavia, ad oggi, l’utilizzo dell’oro è stato quasi del tutto sostituito da pratiche più moderne, ma viene ancora impiegato dalle cosiddette medicine non convenzionali quali l'omeopatia, la naturopatia e la medicina tradizionale cinese.Secondo altre leggende, l’oro portato in dono dai magi, altro non era che polvere di Curcuma, una radice originaria dell’oriente dal colore giallo oro, utilizzata già a quel tempo per insaporire i cibi ma anche come medicamento, in particolare per curare le infezioni.Gli altri due doni, Incenso e Mirra sono invece due resine, che sgorgano dalla corteccia di piante originare della penisola arabica e dell’Africa nord orientale, entrambe appartenenti alla famiglia delle Burseraceae.L’incenso, chiamato anche gomma di olibano, è una oleoresina estratta dalla Boswellia cateri, praticando incisioni sulla corteccia.Da sempre è presente in tutte le cerimonie sacre e religiose, dove è abitudine bruciare questa resina, in quanto in grado di indurre uno stato favorevole alla meditazione e alla preghiera.Ma l’importanza dell’incenso è data soprattutto alla sua potente attività antinfiammatoria. L’incenso viene utilizzato dalla fitoterapia moderna negli stati infiammatori a carico dell’intestino (morbo di Crohn, colite ulcerosa) e dell’ apparato mucolo-scheletrico (artrite, artrosi, artrite reumatoide), ma anche in caso di infiammazioni delle vie respiratorie, in particolar modo nell’asma e, infine, contro le affezioni cutanee (psoriasi, eczemi, dermatiti, ecc..).La Mirra, è una gommoresina estratta dalla Commiphora myrrha.Al tempo dei faraoni veniva utilizzata nella mummificazione e, per tutte le civiltà dei tempi antichi, è sempre stata una componente fondamentale negli oli e nei profumi utilizzati per l’unzione del corpo del defunto.Importantissima, per le sue proprietà antinfiammatorie, antisettiche e analgesiche, la Mirra viene tutt’oggi impiegata in caso di affezioni del cavo orale come afte e gengiviti, ma anche ferite e ulcerazioni cutanee.Dalla Commiphora myrrha è possibile estrarre anche un olio essenziale che viene impiegato principalmente come disinfettante delle vie intestinali.Per quanto riguarda la proprietà analgesica, il primo  lavoro scientifico a riguardo, venne effettuato dal dipartimento di farmacologia dell’università di Firenze, che studiò il meccanismo d’azione dei principi attivi contenuti nella mirra, paragonandoli a quelli della morfina e confermandone il suo uso come potente analgesico. (WEB)