Setoseallegorie

LA TERRA COME UN ORGANISMO VIVENTE


La ricerca di forme di vita su altri pianeti del sistema solare ha portato a formulare una sorprendente teoria sulla natura del pianeta Terra che mette l’ecologia in primo piano. Jim Lovelock, scienziato inglese, ricercatore alla Nasa, aveva il compito di studiare i processi fisici e chimici in atto nei pianeti del sistema solare, per cercare di individuare possibili segni di vita. Usando la Terra come punto di riferimento, Lovelock spostò a un certo punto la sua attenzione sull’osservazione proprio della Terra, in cui fenomeni di tipo costante e lineare su Marte e Venere – come la produzione di determinate sostanze in seguito a reazioni chimiche – sulla Terra aveva invece un andamento estremamente anomalo, come se fosse regolato da una specie di centralina interna con il compito di mantenere costanti e uniformi le condizioni di vita.C’è un delicato rapporto nell’atmosfera – per esempio – tra metano e ossigeno, quando la quantità di metano diminuisce entrano in azione determinati insetti in grado di produrre esattamente quello che manca, quando l’equilibrio è ristabilito, cala la popolazione di questi insetti.Nasce così Ipotesi Gaia, che su basi prettamente scientifiche, prende in considerazione il fatto che la Terra sia un organismo vivente autoregolantesi.Nell’ultimo capitolo del libro che spiega la sua teoria, Lovelock si lascia andare a qualche considerazione di tipo filosofico, e suggerisce un’immagine: se il pianeta è un organismo, quale è il ruolo dell’essere umano? Forse proprio il sistema nervoso, quello che ha il compito di coordinare il corretto funzionamento del tutto. Ipotesi Gaia è così diventata il punto di riferimento di molti ecologisti e di tutti coloro che sentono intimamente di far parte di un insieme ancor più vasto dell’intera umanità, un insieme che comprende anche tutto il pianeta in quello che possiamo considerare come parte integrante di noi stessi. Un’idea che sta risvegliando le coscienze ad una maggior attenzione e sensibilità noi confronti dell’ambiente di cui siamo parte.Agli inizi degli anni sessanta il chimico inglese James Lovelock (insieme con la biologa americana Lynn Margulis, nella foto a lato) concepiscono la terra come unico sistema fisiologico e chiamiamo Gaia quest’ipotesi (con una deformazione del termine greco gea=terra).(WEB)