Setoseallegorie

LA GELOSIA


L’attaccamento alle proprie cose, alle persone vissute come proprie, alle opportunità che pensiamo di avere, si chiama gelosia. E’ un sentimento che delimita ciò che appartiene da ciò che è invece indifferente o estraneo. Come tale ha un’importante funzione nella mappa affettiva che orienta la nostra mente. E’ un sentimento comune e naturale che condividiamo con molte specie animali, mentre la declinazione nei significati e nei comportamenti di ciascuno di noi può invece essere molto diversa. Vale a dire che quando si prova un sentimento di gelosia si può utilizzare, nell’ambito dell’organizzazione della personalità, in modo diverso, dando luogo a comportamenti differenti. I sentimenti, come le emozioni, possono, infatti, essere utilizzati almeno in due modi diversi: per sostenere azioni opportune, o per "trastullarsi", stimolare, cioè, la propria vita emozionale. La gelosia non fa eccezione. Se "toccano" qualcosa di mio, sento gelosia e reagisco in modo adeguato al contesto. Oppure utilizzo la gelosia per attivare la mia vita emozionale: eccitarmi, arrabbiarmi, addolorarmi, straziarmi… O anche sostenere dei significati utili all’economia della mia psiche, e mi dico: l’oggetto del mio amore vale, per cui anche altri lo desiderano; se altri vogliono le mie cose, vuol dire che sono importanti; se il mio amore mi tradisce, vuol dire che non valgo nulla… Il sentimento della gelosia concentra l’attenzione sull’oggetto, perciò il mondo del geloso si restringe e la sua dipendenza dall’oggetto è evidente. La gelosia non è separabile da un forte investimento di valore, e quindi emozionale su un oggetto (persona o cosa) mentre è più facile gestire adeguatamente questo sentimento quando gli investimenti e gli interessi sono diversificati. L’evoluzione dei modelli di vita sociale ha molto cambiato i comportamenti generati dalla gelosia, e penso che ancora di più li cambierà nei prossimi anni. (WEB)