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MEDICINA E CHIRURGIA ESTETICA MANIE D'OGGI


 Molte volte mi capita di ascoltare discorsi inerenti a quanto sia esplosa negli ultimi anni questa sorta di “mania” o “moda” di ricorrere a ritocchi estetici o a veri e propri interventi chirurgici mirati a plasmare, modellare e modificare le forme del nostro corpo. Effettivamente potrebbe sembrare qualcosa di estremamente moderno, una delle ultime novità che la sofisticazione della società in cui viviamo ci propone, ma ne siamo davvero certi? Siamo davvero convinti che l’essere umano abbia convissuto pacificamente per millenni con la propria immagine, e solo negli ultimi venti’ anni si sia accorto di avere l’esigenza di plasmare la propria fisionomia? Bhè andando a cercare alcune notizie inerenti alla nostra evoluzione pare che le cose non stiano proprio in questi termini. Iscrizioni rupestri risalenti all’inizio dell evoluzione dell’ homo sapiens mostrano come l’uomo abbia iniziato, fin dalle origini della sua evoluzione a utilizzare pigmenti per adornare il proprio corpo con colori sgargianti, probabilmente durante rituali e cerimonie. Sicuramente più significative sono le manipolazioni effettuate da alcune tribù che addirittura modificano, attraverso tecniche particolari che si protraggono per tutta la durata della vita dell individuo, la forma anatomica di intere parti corporee, esempi?
La adaung della Birmania le cui donne hanno un lungo collo grazie all’uso di anelli, il bendaggio dei piedi effettuato sulle donne cinesi, la fasciatura del cranio effettuata in Egitto in epoca faraonica, tecniche queste che hanno indotto una vera e proprio modificazione anatomica delle parti ossee, modificando, a volta in modo grottesco, l’aspetto del corpo.
Che dire poi dell’arte del piercing e del tatuaggio, che affondano le proprie origini in tempi antichissimi. Siamo dunque da sempre, fin dalle origini più recondite della nostra evoluzione, alle prese con ornamenti e manipolazioni dell aspetto del nostro corpo. Perché? Quale sarà mai la ragione per cui si spendono tante energie e sforzi per aderire a uno stereotipo di bellezza, o semplicemente per modificare il proprio aspetto? Sicuramente attraverso il nostro aspetto fisico esprimiamo la nostra personalità, il controllo sulla nostra immagine corporea ci dà potere, ci dà forza e consapevolezza di noi stessi, ci dà sicurezza nell interfacciarci con gli altri, affermiamo ciò che siamo. La forma è anche sostanza, non solo apparire, ma essere attraverso il proprio aspetto.
Storicamente l’aspetto più importante era sicuramente l’appartenenza: gruppi, classi, corporazioni, status sociali…. si portava sul proprio corpo il segno distintivo di una casta. Non deve apparire strano tutto questo, negli animali il maschio dominante sfoggia la livrea più appariscente, non è dunque questo il segno più primitivo per “distinguersi dal branco”? l’ essere al di fuori dagli schemi convenzionali, essere appariscenti, stupire per armonia e colori è intrinseco nella natura di tutti gli esseri viventi, ed è la molla della spinta evoluzionistica, trovare nuove strade per evolvere la specie. Siamo dunque ancora certi di essere davvero innovativi noi del 21 esimo secolo, con la nostra medicina e chirurgia estetica? O forse dovremmo accettare il fatto che il concetto di “bello” sia scritto nel nostro DNA da millenni, e che questo da sempre abbia spinto l’uomo nella ricerca, nell’ispirazione e nella cura di se.  (web)