In quella vulnerabilità dalla sottigliezza estrema che per la prima volta percepisco in te azzero lo spazio ruvido che ti avevo riservato Voglio donarti una folata bollente di dolcezza… perché solo tu nello squilibrio di cieli sai precipitarmi in occhi persi quel tempo d’osceno sublime adulatore di pastose cronache vissute oltre il verso della siepeSilvia De Angelis tutti i diritti riservati