Nell’innesto di corpo e mente replicato nel traguardo d’ardenti stagioni mi allontanavo da risacche stantie per annientarmi in oltremari di passione Coinvolgenti dettami d’amore hanno sfiorato la schiena concava modulando equazioni d’infinito ove ho sostato al di là della ragione precipitando poi in una voragine di vuoto sul cigolio di svuotate vene Rigenero allora in me stessa ogni rumore di luce dimentica di labbro su labbra nella schiusa del cuoreSilvia De Angelis tutti i diritti riservati