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L'ALONE DI FASCINO DEL BUDDISMO TIBETANO


Le origini del buddismo in Tibet risalgono addirittura a imprecisate epoche della preistoria, tanto da poter ipotizzare di trovarci di fronte alla più antica tra tutte le religioni mondiali tuttora praticate. La grande consapevolezza dei poteri della mente, tipica del buddismo tibetano, e la carismatica figura del Dalai Lama, sua massima autorità, rende attualissima questa religione. Le famose esperienze di “premorte”.Il buddismo tibetano, o lamaismo, pilastro della religiosità dell’Estremo Oriente merita una trattazione a parte per varie importanti ragioni. Anzitutto, la carismatica figura del Dalai Lama, sua massima autorità, rende questa religione estremamente attuale (quest’ultimo, scelto sin da bambino sulla base di criteri assai complessi e rigorosi ogni qualvolta il suo predecessore lascia questo mondo, è considerato e venerato come l’incarnazione vivente del Bodhisattva protettore del Tibet, il “Dio dallo sguardo misericordioso”). In secondo luogo, la grande consapevolezza dei poteri della mente tipica del buddismo tibetano lo rende estremamente prezioso addirittura sul piano scientifico, se pensiamo a tante importanti scoperte della psicologia e addirittura della fisica negli ultimi decenni.In terzo luogo, almeno per quanto riguarda la sua anima più antica e prebuddista, il fatto che le sue origini si perdano decisamente nella notte dei tempi, risalendo addirittura a epoche imprecisate della preistoria, tanto da poter seriamente ipotizzare di trovarsi di fronte alla più antica tra tutte le religioni mondiali tuttora praticate, rende di per sé il lamaismo particolarmente interessante. Il Tibet prebuddista della religione Bon è un mondo sciamanico, popolato di spiriti e demoni e, in quanto tale, fondato su credenze e riti a base magica, ovvero ispirati alla concezione di fondo che vede tutta la natura animata da spiriti. Da qui consegue la necessità di scacciare i demoni, ossia gli spiriti negativi per ristabilire l’armonia. (WEB)