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DENTRO LA POLINESIA


 
Importanti il Museo di Gauguin, a Papeari, e le Grotte di Maraa: grazie ad un’illusione ottica generata dal bacino d’acqua, la grotta sembra molto più piccola di quanto in realtà non sia. Il visitatore ne resterà stupefatto. Tra le spiagge più belle spicca quella di Papara: la presenza costante del vento, la rende il paradiso per i surfisti di tutto il mondo. Bora Bora è conosciuta come la “Perla del Pacifico”: circondata dalla barriera corallina e da un’immensa laguna, l’isola è nata dal lento sprofondare in mare del Vulcano Mont Otemanu. Bora Bora, non a torto, è considerata l’isola più bella della Polinesia grazie alle sue spiagge chilometriche di sabbia sottilissima, al mare turchese e cristallino, alla barriera corallina disseminata di piccoli atolli. Imperdibili le immersioni in laguna per ammirare la danza delle Mante, i caratteristici raiformi tropicali,  e un giro a Matira Beach, la spiaggia principale dell’isola, con i suoi resort e ristoranti in cui gustare pesce appena pescato, e il mare dalle intense sfumature di colore, dal blu al verde, passando per il turchese.L’arcipelago delle Taumotu è il più tranquillo, quello più riservato e sfuggente dal turismo di massa, l’ideale per chi voglia immergersi nella natura e sentirsi parte integrante di essa. Le occupazioni principali degli abitanti consistono nella coltivazione della rara perla nera e nel condurre i turisti ad esplorare l’isola. Appartiene alle Taumotu Rangiroa, l’atollo più grande della Polinesia, con i suoi 240 “motu”(isolotti). Rangiroa, dall’alto, sembra un grande anello di terra emersa che, al centro, racchiude una meravigliosa laguna. Coralli, delfini, mante, barracuda, pesci napoleone e squali grigi costituiscono solo pochi esempi dell’immensa varietà di specie osservabili durante le immersioni. (web)