Si accosta su fianchi d’ approdi in modo incostante e silenzioso… Fenomenale nel suo respiro di traverso muove frammenti eloquenti del solco Li sfiora leggiadri per poi bacchettarli con tenore assordante e maldestro… Lo nominano destino quell’agire inconsulto nelle rime della vita d’ogni essere ch’ha un viso… Si modella nei tratti tra convalescenze d’un dire che intima buio a oltranza o fasci di luce effervescente nella torsione incisiva d’adrenalina mentre scarica graffiti su anche di luna@Silvia De Angelis