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ORIGINI DELLA PASQUA


 
La Pasqua è forse la più importante delle feste cristiane. Presente in tutte le confessioni, ricorda e festeggia la Resurrezione di Gesù. Le sue origini si perdono nel tempo e in essa sono affluite reminiscenze e riti appartenenti non solo alla Pasqua ebraica, ma anche ad antichi culti pagani. Pensiamo soprattutto alle simbologie legate alle uova o ai coniglietti pasquali, che si rifarebbero a celebrazioni che inneggiavano al ritorno della primavera, o al nome stesso della festa. Il nome inglese della Pasqua (Easter) potrebbe derivare da quello di Eostre o Ostara, una divinità pagana legata al culto della primavera e della fertilità, o da Ishtar, madre-moglie di Tammuz, antico dio babilonese, da lei riportato in vita dopo la morte. Per celebrare la sua festa, più di 2000 anni prima della nascita di Cristo, si decoravano le case con immagini di fiori e coniglietti, si dipingevano le uova e si nascondevano per farle ritrovare ai bambini, e si mangiavano dolci caratteristici. I culti pagani in tutto il mondo sono ricchi di celebrazioni della morte e resurrezione, spesso connesse con quelle dedicate alla fertilità. È quindi plausibile che la Pasqua come noi la conosciamo e festeggiamo abbia profonde radici pagane. Per quanto riguarda la tradizione biblica, è curioso constatare che nelle Sacre Scritture non si fa menzione del fatto di dover festeggiare la Resurrezione. Si parla della Pasqua, ma intesa come Pasqua ebraica, o Pesach (pasa’, in aramaico), che commemorava la liberazione degli Ebrei dall’Egitto. Il sacrificio dell’agnello rimandava ai segni tracciati col sangue sulle porte degli israeliti per far sì che l’Angelo della morte inviato da Dio risparmiasse i loro primogeniti, uccidendo invece quelli egiziani. Nella Pasqua cristiana Gesù, Agnello di Dio, prende il posto dell’agnello dell’Antico Testamento. Mangiando il pane e il vino, corpo e sangue di Cristo, i cristiani rinnovano il sacrifico dell’Agnello a primavera, infondendo in essa un significato nuovo e profondo. Anche l’osservanza della Quaresima potrebbe rifarsi a tradizioni pagane. Infatti un periodo di quaranta giorni di astinenza caratterizzava i culti di diverse divinità pagane, come Osiride, Adone e Tammuz. Le uova di Pasqua deriverebbero dal culto della fertilità nelle antiche civiltà. Venivano appese nei templi Egizi come emblema della vita e offerte in sacrificio, in Egitto, Cina e Babilonia, per celebrare la primavera, stagione della rinascita terrestre e celeste. Per i cristiani le uova rappresentano la tomba di pietra da cui Gesù risorge a nuova vita. Il coniglietto pasquale infine nasce dalle tradizioni della fertilità pre-cristiana. Non ha un vero simbolismo religioso, ma è diventato nel tempo un emblema della Pasqua caro soprattutto ai bambini.(WEB)