Setoseallegorie

CAMICI BIANCHI


Prigionieri d’una taverna coi letti in fila ove un lamento in controluce saggia matrici avverse monologano sintomi e scovano audaci cure i camici bianchi. Nell’incaglio fumoso d’invochi e ugge sfinenti rieditano il nesso d’esistenza accostandola a urgenti richiami d’attimi critici. Sigillano un fiotto di primavera in un lembo stordente di nubi ove un afflato vincente ribalterà il credito inopportuno voluto dalla tenebra.@Silvia De Angelis