The Seventeenth Day

Post N° 83


MY.STATION Riassunto puntate precedenti: (delle prime otto…giusto?..)Non sono nato benzinaio vendevo polizze assicurative ma ... mi buttai sul POKER. Il cavalier Donati stramazzò con la testa sul tavolo… proprio a fianco del mio full di donne !! era il 17 ottobre … “ da oggi ..per voi.. per tutti … sono Mr.Seventeent.”, Marina, la moglie del cavaliere, entrò nella stanza..  si infilò sotto le coperte.. e … facemmo l’amore per tutta la notte… “Io Mohamed Milingo Ramingo Presuntas Fijo de la Puta .. “ ..cosi conobbi BongoBongo e il suo cane Bubu ! BongoBongo fu promosso a viceCapo.  Hassan e Dody al lavaggio, Fatim, Morris e Tiziano alle pompe, Nello e Amalia al bar, Artur, Rosetta e Flora alle cucine, Paride e Turi alla portineria hotel e … si Violetta Mari alla segreteria personale! Dopo le pompe di benzina, anche il lavaggio auto fu inaugurato e varato… se Marina non portava le sue tette sotto le mie lenzuola, ci riunivamo con Fatim e Hassan e insegnavamo a Dody il gioco del poker e tante altre cosette davvero utili al suo inserimento …in società! avevo iscritto Bongobongo ad un corso di lingua italiana per extracomunitari e i risultati furono davvero stratosferici.. La mia Stazione.. L’amica… Flora…!!!!  A Sant’Ambrogio, festa arcinota della nostra Milano, inaugurammo finalmente il bar..! Nello e Amalia erano stati assunti per provate e consolidate attitudini al lavoro richiesto. Nello era il mago dei panini, ..né aveva inventati di incredibili e gustosissimi  
  nelle sue esperienze precedenti. Aveva 28 anni, era originario di un paesino vicino Cuneo, di cui non ricordo mai il nome! Frequentata la scuola alberghiera, partì per una lavoro su una nave di crociera a soli 17 anni. Una nave che faceva la spola tra New York e le isole Haway.. Un esperienza ‘mostruosa’ .. imparò perfettamente l’inglese, imparò perfettamente tutti i lavori ed i trucchi del mestiere.. e si fece tra l’altro una scorpacciata sessuale di turiste sole (e anche non…) tale da vivere ancora oggi di rendita… La sua arte erano i panini, ma se la cavava egregiamente anche coi drink e con tutto ciò che serve per un servizio perfetto al bar..! tanto che le nostre clienti .. dopo che erano state accalappiate da Morris, volentieri finivano il ‘giro’ con un ‘digestivo’ da Nello. La premiata ditta Morris e Nello divenne presto un punto di attrazione.. strategico.. della mia stazione! A me andava bene, le clienti aumentavano e ..aumentavano gli incassi.. no? Quando apparve Amalia tra le prescelte, Bongobongo non si lasciò sfuggire un moto  
  di approvazione! La bellezza di Amalia, tunisina 27 enne, era di quelle… pulite, dolci, intrisa di profondi  sapori e profumi mediterranei. Era per loro, quella che noi in Europa definiamo la ‘ragazza della porta accanto’ cioè la ragazza semplice e carina che tutte le mamme vorrebbero far sposare ai loro figli ‘bambacioni’ Loro invece, a detta di Bongo, le definisco le “Donne che quando tu ci fai l’amore poi ci fai anche ..un pò..di figli..” saggezza nord africana!….  Il Bar apriva alle 7 di ogni mattina (Nello) e chiudeva verso le 23 (Io e Bongo). Durante il giorno, di solito Nello stava dietro il bancone e Amalia alla cassa, ma presto i due divennero intercambiabili e complementari! Più volte Nello provò a complementarizzare del tutto il suo rapporto con Amalia, portandola nel retro bar e provandoci in tutti i modi, ma la tunisina aveva due palle che non vi dico! Aveva deciso di darla all’uomo della sua vita, quello che sarebbe stato l’unico uomo della sua vita e che le avrebbe dato una casa, un matrimonio e dei figli! Fu così che Bongo presentò la sua candidatura al ‘posto’ e che Amalia promise di prendere in seria considerazione per il futuro.. Bongo così commentò: “Caponovo, ora noi fare con me Mohamed grande lavoro per diventare omo che piace a Amalia! Tu caponovo devi fare diventare Mohamed  persona che Amalia ama e che vuole sposare.. Tu caponovo pensa meno a scopare tua mignatta e pensa invece come fare Mohamed a scopare Amalia e sposare presto.. capito caponovo?...” un bel lavoretto non c’è che dire……..Marina mi chiamò sul cellulare: “prendo un taxi o mi accompagni tu a casa? Sono da Flora..”“Dammi l’indirizzo arrivo..” risposi. Citofonai salii e finalmente vidi la mitica Flora, la sua cara amica che la copriva quando dormiva nella 117, e chissà in quali e quante altre occasioni… non ho mai indagato! Cominciai invece ad indagare fra le sue tette.. (di Flora…).. un bel davanzale, non c’era che dire.. ma quello che mi attrasse erano quelle due macchioline rosso spento proprio all’incavo della V che esse disegnavano… Che cavolo era? Un succhiotto? Una voglia? Un tatuaggio? Passai quei dieci minuti in loro compagnia a chiedermelo.. nonostante seduta sul divano mostrasse uno spacco della gonna che metteva in risalto un paio di gambe niente male.. Ma io fisso con gli occhi alle sue tette.. cos’era quel disegno rosso ? accidenti! Marina era pronta, stavamo per andare quando ebbi il mio solito, mitico.. colpo di genio.. feci scivolare sul divano il mio accendino.. un ‘colibrì’ in argento con incisa la scritta Sevent.. ovvio ! Uscimmo, portai Marina davanti casa.. “Ti farei salire volentieri… ma credo che lui sia .. già su che aspetta.. meglio non rischiare” si scusò !“non preoccuparti.. devo portare Bongo a scuola, scappo… però facciamo un’altra volta.. ok? Pensare di farlo nel tuo letto mi eccita da morire… “ proposi.“ok .. anche per me .. è lo stesso .. a presto.. ciao..” se ne andò…poco dopo.. citofonai.. “Flora sono Sev.. per caso hai trovato il mio accendino ?” chiesi ..“Si Sev, l’hai perso sul divano, stavo per chiamare Marina, .. sali un attimo?” mi chiese.. salii di corsa…per fortuna non aveva ancora chiamato Marina… sai che figura di merda…! entrai.. “così ora continuerai a fissare le mie tette? Certo che vuoi uomini… decoro zero..!! credevi non me ne accorgessi Sev? E anche Marina credo si sia accorta…” mi ammonì..“quel disegno.. volevo capire cos’è.. un succhiotto? Un tatuaggio? Una voglia?… mi incuriosisce…” spiegai..“quanto da uno a cento…?” chiese“almeno centouno.. direi…” ammisi..“ok … seguimi, ma fa in fretta .. fra un’ora circa torna mio marito…?” disse avviandosi verso la stanza adiacente… La segui, e la rividi stesa sul letto, sul suo letto… col seno interamente scoperto mentre faceva scivolare sul pavimento le sue scarpe e altri capi.. alla rinfusa..! Chiusi la porta e cominciai ad accarezzarla.. esplorando quella magica icona che ancora non decifrai.. La assaggiai.. la leccai.. la baciai.. ma non ne venivo assolutamente a capo.  
 Nel frattempo, mentre le mie indagini si facevano sempre più invadenti e meticolose, Flora cominciò ad indagare, a sua volta, la mia cintura dei jeans.. la slacciò in un baleno e comincio a sua volta una ricerca meticolosa con oggetto le mie parti intime.. In pochi istanti mi trovai dentro di lei, sapientemente instradato dalle sue mani esperte, dolci.. ma decise, frementi ma precise… cominciai a baciarle i capezzoli,,, le labbra rosso vermiglio e infine precipitai in abisso do piacere.. fatto di sensazioni di paura per l’imminente arrivo del consorte, misto a visioni di Bongo che saltava la lezione di italiano, di Bubu incazzato per il mancato meeteng da macdonald … di Marina che provava a chiamami in hotel e poi sul cellulare.. senza risposta.. e ancora di suo marito.. che a momenti sarebbe entrato nella sua casa, nella sua stanza da letto.. davanti alla sua donna… L’eccitazione fu devastante e anche Flora dava segni di intima pacificazione con tutti gli elementi della stanza che improvvisamente ruotavano intorno a noi trascinandoci in un vortice infinito di incredibile piacere .. di eccitazione senza fine…Quando il citofono suonò di nuovo.. doveva essere passata giusto un’oretta.. finalmente realizzammo che il padrone di casa chiedeva di salire… Ci ricomponemmo alla meglio e infilai a rotto di collo la tromba delle scale, proprio mentre la porta dell’ascensore si apriva davanti a Flora in abiti ovviamente succinti… “Tesoro, stai per fare il bagno ? cara… devi essere stanchissima.. e anche io… “ sentii dire dall’uomo tornato a casa…. “fai pure il bagno.!!. stasera …cucino io.. pulcina mia.. poi mi racconti cosa hai fatto di bello…” la porta si richiuse.. avevo in mano il mio fedele ‘colibrì’… mi accesi la mia solita pallmal ..ancora più buona del solito…….   
Fine parte nona --  …….continua…… -> *__^