L'invisibile sguardo

Cancro: le cinque leggi biologiche secondo il dr. Hamer - Nuova Medicina Germanica


Terza legge: Il sistema ontogenetico dei tumori e delle malattie equivalentiIl termine ontogenetico si riferisce alla vita embrionale dell'individuo e si parla di "malattie equivalenti" perché non solo i tumori, ma tutte la malattie, si comportano secondo l'enunciato delle cinque leggi.La ragione di tutti i comportamenti biologici risale alla notte dei tempi e comincia con l'apparizione della prima cellula sul nostro pianeta.Abbiamo già detto che l'uomo non sarebbe potuto sopravvivere fino ad oggi se non avesse integrato nel suo cervello programmi biologici di sopravvivenza volti al superamento di ogni genere di ostacoli che nel corso dei millenni si sono presentati sul cammino della sua evoluzione. Una volta superato l'ostacolo, la soluzione viene trasmessa alle generazioni future: nei primi due mesi di vita intrauterina il feto incarna tutta questa memoria dall'inizio della vita ad oggi.- prima tappa dell' evoluzione:La cellula per continuare deve respirare, mangiare, eliminare e riprodursi. Col passare dei secoli la nostra cellula si associa ad altre cellule e diventa un organismo pluricellulare adattandosi così alle situazioni contingenti. Se, per esempio, esso vive in un luogo dove l'ossigeno scarseggia, entra in una fase di stress e trova la soluzione al problema moltiplicando le cellule specializzate nella respirazione. Creerà una specie di tumore, una proliferazione cellulare. Dunque a questo stadio della vita, la sopravvivenza è assicurata da un aumento delle cellule là dove è necessario e l'ordine di proliferazione viene impartito da una struttura cerebrale arcaica che diverrà il tronco cerebrale. Ciò che avviene nel ventre materno in qualche modo ripercorre tutti gli stadi dell'evoluzione, tant'è vero che, nel corso del suo sviluppo, l'embrione sembrerà di volta in volta un'ameba, un girino, ecc.Cos'à ereditato l'uomo moderno dalla prima tappa dell'evoluzione della vita sulla Terra? Quali sono gli eventi conflittuali? Sono conflitti che riguardano il...boccone! Un boccone di cibo, d'aria, un boccone da espellere, un boccone in senso figurato (nutrirsi, respirare, eliminare). L'uomo quando si sente crollare tutto addosso, il cervello trattiene i liquidi. Per quanto riguarda la funzione riproduttiva, i conflitti interesseranno l'endometrio e parte della prostata. - seconda tappa dell'evoluzione:Qui assistiamo al passaggio degli organismi viventi dall'ambiente acquatico a quello terrestre. Ora deve proteggersi dal nuovo mondo che lo circonda: là dove sarà aggredito dai raggi solari, il cervello produrrà un ispessimento delle membrane per evitare di morire bruciato. Nel ventre materno, l'embrione continua a perfezionarsi irrubostendo tutte le membrane: derma, pleura, peritoneo, pericardio.Quali tracce psichiche rimarranno registrate nella memoria dell'uomo moderno? In generale tutti i conflitti relativi alla paura di venire aggrediti, di subire un'aggressione contro l'integrità fisica all'altezza del torace (mesotelioma pleurico), della cavità addominale (mesotelioma peritoneale), del cuore (mesotelioma del pericardio). Fanno ancora parte tutti i conflitti relativi al sentirsi in qualche modo colpiti nella propria integrità morale, insozzati: attacchi vissuti sulla pelle che daranno luogo a melanomi. La pelle è la parte del nostro corpo che per prima entra in contatto con gli altri individui.- terza tappa dell'evoluzione: Per il nostro piccolo organismo è ora di muoversi, esplorare l'ambiente circostante. Dovrà quindi sviluppare uno scheletro, dei muscoli e dei tendini. Ma se il mondo verso il quale tende (la terra) non è migliore di quello dal quale proviene (l'acqua), deciderà di tornare indietro e dovrà quindi perdere gli organi che aveva espressamente sviluppato: dovrà fare una lisi (riduzione cellulare, necrosi), perdere sostanza.Nel ventre materno comincia è il momento in cui compare il sistema osseo e muscolare. Questa fase corrisponde allo sviluppo del proprio valore. Qui i conflitti sono di svalutazione di sé (osteoporosi).- quarta tappa dell'evoluzione:E' un ulteriore precisarsi di tutte le tappe precedenti, il passaggio da: "mi sposto sulla superficie e mi misuro con il nuovo ambiente" a "entro in comunicazione con altri individui". Si affinano gli organi sensoriali:Sul piano psichico assistiamo ad una proiezione di sé in un contesto sempre più vasto e complesso. Se ho paura di morire la soluzione biologica del cervello sarà quella di aumentare gli alveoli polmonari per prendere più aria e sopravvivere, insomma una proliferazione cellulare, un cancro ai polmoni. Se invece mi "tolgono il fiato", mi "manca il respiro", ossia un conflitto dipendente dal mio rapporto con gli altri, la soluzione sarà quella di ulcerare i bronchi affinché passi più aria. Mentre se il conflitto è legato a dover andare allo stesso tempo in due direzioni diverse e non sappiamo cosa decidere, la soluzione biologica è la paralisi delle gambe (blocco funzionale).In sintesi:Al verificarsi di un conflitto inatteso, senza soluzione apparente, vissuto in solitudine, la patologia si esprime contemporaneamente a livello mentale, cerebrale e organico.- a livello mentale c'è uno stato di stress permanente- a livello cerebrale si verifica un corto circuito in una specifica area del cervello- a livello organico avviene la proliferazione cellulare (tumore) oppure la lisi (perdita di sostanza) o ancora un blocco funzionale (paralisi).L'eliminazione del conflitto è la chiave di svolta che permette di passare alla fase di riparazione.Quarta legge: I microbi sono al servizio del cervelloI microbi sono nostri alleati, sono loro che si occupano di riparare i danni durante la seconda fase. E' il cervello che invia l'ordine ai nostri amici virus, funghi o batteri.Tutti i microbi arrivano, proliferano e scompaiono per favorire la riparazione secondo una logica ben precisa in sincronia con il nostro cervello e il nostro corpo. Essi fanno parte del programma biologico della Natura.l'uomo convive con i microbi: il nostro corpo contiene dieci volte più batteri che cellule umane: centomila miliardi.I microbi, contrariamente a quanto pensato dalla medicina tradizionale, sono parte del programma biologico sensato della natura, si attivano nel momento della risoluzione del conflitto, e non sono essi stessi causa della malattia. E' il cervello che invia l'ordine a virus, funghi e batteri sollecitandoli a svolgere il lavoro che devono svolgere nel processo di riparazione. Fin da quando furono scoperti, sono stati considerati dalla medicina ufficiale dei nemici dell'organismo contro i quali la ricerca scientifica ha sviluppato medicine sempre più forti. In realtà nel corpo sono presenti dieci volte più batteri che cellule umane.Hamer ha scoperto che essi si attivano e proliferano solo in fase di risoluzione del conflitto lavorando in simbiosi con gli organi interessati. E' per questo che, esaminando un tessuto infiammato, sono presenti funghi batteri e virus: essi non sono la causa della malattia ma si sono attivati sotto il preciso ordine del cervello. Quinta legge: legge della quintessenzaTutti i comportamenti dell'uomo (e malattie) sono determinati da programmi speciali di sopravvivenza inscritti nel cervello fin dalla notte dei tempi. La malattia è una soluzione biologica del cervello, l'ultima possibilità di sopravvivenza.Ogni organismo vivente possiede un cervello più o meno sviluppato, in grado di captare inconsciamente le informazioni provenienti dal mondo che lo circonda. Le cellule i batteri che abitano in noi, i vari organi, tutto funziona all'unisono, con lo stesso ritmo del cervello principale. Questa quinta legge sintetizza le scoperte del Dott. Hamer sostenendo che in natura non esiste niente che sia "benigno o maligno" ma tutto si basa su un perfetto equilibrio volto a mantenere la specie e garantirne la sopravvivenza. La malattia è la soluzione biologica perfetta del nostro cervello, l'ultima possibilità di sopravvivenza.
 La malattia ha sempre un senso. Essa è utile, necessaria, vitale per l'individuo e per l'evoluzione della specie.(fine)