Seguendo nei giorni scorsi le olimpiadi, è un grande piacere vedere atleti confrontarsi in modo serio e sportivo in discipline che per il resto del tempo che intercorre tra un'olimpiade e l'altra sono seguiti solo da un pubblico di appassionati.Giovani che fanno grandi sacrifici per allenarsi, che guadagnano poco, che alla fine della competizione abbracciano gli avversari e si congratulano con i piu' bravi, che magari dopo anni di rinunce arrivano quarti, lì, ad un soffio da una medaglia e da quel momento di gloria che per loro è tutto.E lontani anni luce dagli stipendi d'oro dei calciatori; se penso a Molmenti e al suo oro nella canoa, alla Rossi e all'oro nel tiro al piattello sono sinceramente felice per loro. Chi mai aveva sentito parlare prima? Se invece penso al calcio mi viene una gran tristezza: in campo furbizie, atteggiamenti premianti per chi commette una plateale scorrettezza se questa è finalizzata al successo, scorrettezze varie nei confronti degli avversari, sputi, risse, antisportività diffusa...
Per non parlare del calcio scommesse!
Persone strapagate, idoli dei giovani, uomini pieni di belle donne e opportunità di ogni genere che pensano di essere superiori a qualsiasi regola. E poi polemiche, protervia ed atteggiamenti che lasciano sbigottiti non solo da parte dei giocatori ma anche da allenatori, Dirigenti e Presidenti delle società. Come è possibile, mi chiedo, che in tanti, italiani e non, si resti soggiogati da uno sport dove la maggioranza dei "protagonisti" sono personaggi di questo genere?Io ho giurato che non andrò piu' al campo, non ho nessuna intenzione di rinnovare l'abbonamento, i miei soldi non intendo piu' regalarglieli!!