Era povera e viveva in stazione, nessun la soccorse e morì sola. Modesta era una donna anziana che viveva a Roma, una delle tante persone che, come in molte città, perdono il lavoro, la casa e poi anche la dignità.
C'è chi li chiama "barboni" oppure "homeless" che in inglese significa senza casa, sono persone sfortunate e fragili.Modesta una sera si sente male alla Stazione Termini, dove spesso si rifugiava a dormire, qualcuno chiama il 118, ma i soccorritori si rifiutano di caricarla in ambulanza perchè è sporca e maleodorante a causa della dura vita in strada. E Modesta muore così, sola e abbandonata.
Il 14 Marzo, Roma si è voluta scusare, inaugurando una targa al Binario 1, proprio lì dove è morta; c'era il Sindaco, il Vescovo di Roma, l'Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato e il Presidente della Comunità di Sant'Egidio.
Sulla lapide c'è scritto "In memoria di Modesta Valenti, anziana senza fissa dimora simbolo delle persone che vivono per strada, la città di Roma la ricorda perchè nessuno muoia piu' abbandonato". Modesta rientrava in quella categoria che secondo Papa Francesco la società vede come "persone da scartare", ricordarla ora la fa passare da "scarto", a memoria della città.E' un pò la targa all'homeless", ignoto!
A pochi metri di distanza c'è dal 2011, 150° dell'Unità d'Italia, un'altra targa e sempre quì, nel 1921 arrivò in treno la salma del Milite Ignoto per essere tumulata nel Vittoriano di piazza Venezia.
Non si trova né sullo stradario, né con Google maps, ma a Roma dal 2002 c'è Via Modesta Valenti, un indirizzo virtuale che il Comune ha creato per dare una residenza a chi una casa non ce l'ha, in ognuno dei 15 Municipi, e poterli così dotare di carta d'identità, tessere sanitaria, documento elettorale.Ben prima della targa alla Stazione, alla mensa della Comunità di Sant'Egidio c'è da anni un bassorilievo commemorativo, opera di un grande artista di strada. L'anziana (e i circa 30 poveri che muoiono in strada ogni anno) è ricordata con una messa annualmente.