Il Diavolo in Corpo

Un business con 80 mila italiani..


Cinquecentomila clienti in tutto il mondo, 80 mila gli italiani, sono le cifre agghiaccianti del turismo sessuale in danno dei minori; un fenomeno in crescita, grazie al boom delle vacanze di massa con i voli low cost per le località esotiche come la
Thailandia e
le Filippine.E che vede gli Italiani ai primi posti in Paesi come il Kenia e il Brasile.Si tratta di un business criminale fiorentissimo, tra turismo sessuale e prostituzione con vittime bambini e ragazzi e produzione di commercio di materiale pedo-pornografico, il volume di affari è intorno agli 80/100 miliardi di dollari (ma solo il 25% resta nel Paese di origine dei minori sfruttati), tanto che quello sessuale è il terzo traffico illegale per ordine d'importanza dopo droga e armi.
Visto che si tratta di un fenomeno sommerso, dati scientificamente dimostrabili non ce ne sono, ne sono sicura. Solo stime di organizzazioni che combattono questa piaga, come si fa in 74 Paesi del mondo che lavora in coordinamento con l'ong che ha denunciato il Diplomatico Italiano arrestato a Manila e che ha messo a punto un identikit del cliente tipo. Il 65% è rappresentato da turisti occasionali, il 35% è abituale e il 5% sono pedofili.In costante aumento anche il fenomeno delle donne che fanno turismo sessuale, anche se resta sottodimensionato rispetto a quello maschile.Per qaunto riguarda invece le vittime, il 60% ha un'età tra i 13 e 17 anni,
il 30% dai 7 ai 12 anni, il 10% da 0 a sei anni, e nel 75% dei casi sono femmine; tra le destinazioni piu' frequentate, ci sono come ho già scritto la Tahilandia,
con 250mila baby prostitute, e il Brasile con 500mila, ma anche Filippine con 150mila....In sintesi un fenomeno che sta dilagando sempre di piu'!!Oggi, in poche ore, i turisti del sesso possono raggiungere il Brasile, la Tailandia le Filippine, dove la miseria spinge migliaia di famiglie, spesso tratte in inganno, a cedere i propri figli agli intermediari dei bordelli delle capitali. Nelle zone di confine tra Tailandia, Birmania e Cambogia, si è sviluppata una florida economia che si basa sui traffici di droga e di bambini destinati a rifornire le case chiuse delle note città tailandesi frequentate dal turismo internazionale. Ma ovviamente il fenomeno della prostituzione infantile non riguarda soltanto i ricchi turisti occidentali. In Brasile, Venezuela e Colombia, esistono bande specializzate nell'acquisto o sequestro di bambine per rifornire i bordelli dei centri minerari in Amazzonia. Sui paesi arabi non si hanno notizie certe, ma è noto il traffico di bambini razziati in Sudan ed esportati come schiavi in Arabia Saudita, Marocco, Egitto. Anche i mille conflitti dell'Africa sono il pretesto per il sequestro di bambini che diventano prima schiavi sessuali dei vari eserciti, e poi, se sopravvissuti, baby-soldati.