Il Diavolo in Corpo

Casse comunali vuote, bruciamo il patriarca..


Li chiamano patriarchi perchè sono considerati i capostipiti dei nostri boschi; sono alberi secolari ed enormi
che abbondano a Serra San Bruno, piccolo centro dell'Appenino Calabrese noto per la Certosa quì eretta da San Bruno da Colonia.
Ha un territorio ricco di patriarchi, a cominciare dall'abete bianco che raggiunge dimensioni enormi, ed esiste uno in particolare con una base da 5,5 metri di circonferenza e 55 metri grandi, se non il piu' grande d'Europa.
Anche questo gigante dei boschi è finito tra gli alberi che ogni anno Comune e Regione tagliano per farne legna e guadagnare 300/400 mila €. In totale sono 2,600 giganti e nani dei boschi di Serra San Bruno che saranno
trasformati in pezzettini da bruciare nel camino.Ma in difesa dell'abete bianco gigante è scattata una gara di solidarietà che lo ha salvato! Lo assicura il Sindaco, annunciando che anzi ne farà un'attrazione dei boschi serresi, un orgoglio, un punto di riferimento.Altro che mandarlo in fumo!!!Oltre al gigantesco abete bianco di Serra San Bruno, a Sant'Alfio, ai piedi dell'Etna, c'è il Castagno dei cento cavalli. La Calabria accolie i Giganti della Sila, 56 pini larici ultracentenari alti 45 metri, Milano vanta un platano secolare mentre in Romagna c'è un cipresso che si dice che sia stato piantato da San Francesco d'Assisi nel lontano 1213..